Voce ufficiale di Premium Sport per la Ligue1, il giornalista Luca Gregorio è la persona ideale per analizzare il Lione, prossimo avversario dell’Atalanta in Europa League. “Il Lione è una squadra che andrebbe valutata per quanto fatto negli ultimi tre anni. È una squadra pazza, con grandi potenzialità, ma col grosso limite di accendersi a intermittenza. Nella partita secca è imprevedibile. Possono essere dolori o puoi andarci a nozze”.
Sicuramente i nerazzurri affronteranno una formazione profondamente cambiata.
“Gli addii di Lacazette, Gonalons e Tolisso pesano. La filosofia del club comunque è quella di puntare su giovani interessanti. Mendy e Tete, i due terzini titolari, hanno 22 e 21 anni. A centrocampo Tousart e NDombèlé, sono due giocatori di grande fisico e buon tiro. Fekir e Mariano Diaz rappresentano i pericoli principali, mentre Depay è un rebus. Sembrava poter essere l’uomo in più, ma come dicevo prima è uno di quei giocatori poco costanti”.
Quali sono i pregi e i difetti del Lione?
“A livello offensivo sono molto pericolosi, ma dietro concedono tantissimo e non è raro che perdano o pareggino partite in pieno controllo. Morel è un terzino adattato al ruolo di centrale, Marcelo ha un gran fisico, ma è molto lento”.
Il tridente leggero visto a Firenze, quindi, potrebbe essere una soluzione vincente per l’Atalanta?
“Penso di sì perché la velocità di Papu Gomez, Kurtic e Ilicic, se ci sarà, possono essere devastanti. Forse domenica sera abbiamo assistito a una sorta di prova generale in vista di giovedì”.
Il Parc OL può essere un fattore determinante?
“Sì perché è uno degli stadi più caldi di Francia, oltre che essere un gioiellino architettonico. La squadra poi deve riscattare il pareggio con l’Apollon e all’interno del gruppo c’è una situazione abbastanza calda. Io penso che possa essere una partita aperta, divertente e che l’Atalanta si presenti a questo impegno in una situazione psicofisica migliore”.