Durante il primo tempo dell’Atalanta contro il Lione, pochi giocatori nerazzurri si sono salvati. Tra ammonizioni, falli e palle perse, gli undici in campo non stavano brillando al Parc Olympique Lyonnais. Tranne Remo Freuler, su cui si è potuto contare sempre, anche quando la squadra bergamasca versava in difficoltà: sicuri i suoi controlli della sfera, profondi e precisi i suoi passaggi al reparto offensivo. Un ‘Iceman glaciale’ è stato spesso definito, non solo per i suoi occhi blu, ma per la freddezza con cui riesce ad affrontare ogni gara, anche quelle che fanno venire la tremarella alle ginocchia, come il Lione di Genesio.

Eppure, lo svizzero ha già dimostrato lo scorso anno di eccellere proprio negli scontri più duri: a segno sia all’andata che al ritorno contro la Juve. Sempre nei minuti finali. Una coincidenza ritrovata nella rete all’ultimo secondo contro la Fiorentina, che domani cercherà di bissare contro una Signora che lo conosce bene. Inutile il suo gol della bandiera all’andata, fondamentale quello del ritorno al 44’ che ha fermato una Juve proiettata in Champions.

Domani sera, con Pjanić fuori dai giochi, sarà un altro il centrocampista su cui punteremo gli occhi. E saranno occhi di ghiaccio perché appartengono a Remo Freuler, l’Iceman che congela le big.