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Nerazzurri in prestito – Serie C, sere nere. Bene Mora e Tentoni

Il buio pesto dell’esclusione. Sere nere per 10 prestiti dell’Atalanta su 28, nell’ex Lega Pro, e uno su tutti fa discutere. Una presenza in Coppa Italia il 20 agosto in casa contro il Pontedera al posto di Juan Surraco, l’altra a Livorno il 24 settembre per rilevare Gregorio Luperini, play del 3-5-2 di Indiani. Minuto ottantanove e ottantotto, rispettivamente. Battute d’arresto, 1-0 e 2-0, ma questo è un altro paio di maniche. Vede nerissimo anche se veste di arancione, Alessandro Eleuteri, esterno classe ’98 che nel curriculum ha gli Allievi della Juventus più la Primavera di Ascoli e Atalanta, donde è arrivato alla Pistoiese a titolo temporaneo per fare gavetta. Ma anche nell’occhiale di Olbia di mercoledì, in occasione dell’infrasettimanale della settima giornata del girone A di serie C, il ragazzo della pattuglia del procuratore atalantino e atalantinofilo Luca Ariatti è riuscito a schiodarsi dalla panchina. Possibile, ci si chiede, che uno con 5 presenze in Nazionale Under 17 non riesca a fare la squadra nel terzo campionato professionistico?

È andata un po’ meglio anche individualmente, nell’1-1 dell’Alessandria (quarto pari, zero vittorie) a Monza (Casasola risponde a Giudici), a Roberto Ranieri, titolare in mediana fino al 78′ (rimpiazzato dall’ex nerazzurro Cazzola) insieme all’ex Bari e Torino Alessandro Gazzi: per lui anche un gol sfiorato a cavallo del ventesimo. Benino Tommaso Tentoni e Stefano Cason nella manita a due della Carrarese a Pontedera contro il Prato: il terzino anconetano ha causato su Piscitella il rigore del 2-3 locale di Ceccarelli per poi servire a Biasci la palla del 4-2. Tris secco del Piacenza di Christian Mora al “Garilli” contro il Gavorrano di Stefano Mazzini: il pendolino di Levate ha restituito palla a Pederzoli per il raddoppio al 7′ della ripresa, mentre il portiere di Trescore Cremasco ha assaggiato la panca. Dalla medesima, oggi, è stato sollevato il tecnico Vitaliano Bonuccelli (0 punti, 2 gol fatti, 13 subìti): per l’eredità che scotta è ballottaggio fra Domenico Giacomarro e Alberto Cavasin. Due su tre in campo a Viterbo nel ko di misura del Pro Piacenza schierato a 4-4-2: Michele Messina terzino e Nicolas La Vigna interno, mentre Janis Cavagna è nuovamente rimasto a guardare. Fatale, prima del punto decisivo di Cenciarelli al 77′, il penalty conquistato da Barba e parato da Iannarilli ad Aspas al 18′.

Nel girone B il turno di riposo fa perdere la testa al Renate del terzetto Gabriel Lunetta-Antonio Palma-Giuseppe Ungaro, superato dal Bassano di un punto e appaiato a 15 dal Pordenone e dalla Sambenedettese, corsara (2-1) al “Mecchia” di Portogruaro contro il Mestre che lascia tra le riserve il difensore mancino Andrea Boffelli. Il Modena di Modou Badjie, schierato per un tempo nella sconfitta per 3-1 al “Druso” di Bolzano con l’Alto Adige, continua a sperare nonostante lo zero in classifica e il concordato preventivo: domenica al “Braglia” contro l’AlbinoLeffe solo un miracolo potrebbe riaprire i cancelli, tenuti chiusi a triplo lucchetto dai debiti di Caliendo. Nello 0-0 della FeralpiSalò a Teramo nel posticipo di ieri Stefano Marchetti non s’è alzato nemmeno dal sedile: il centrale difensivo classe ’98 di Bellusco non ha ancora visto il campo in partite ufficiali. Stessa sorte a Ravenna per i “padovani” Davide Merelli (guardiano dei pali) ed Eyob Zambataro (terzino) nel 2-0 a firma bergamasca almeno per il vantaggio, siglato dall’ex AlbinoLeffe Luca Belingheri su traversone dell’ex Atalanta e AlbinoLeffe Nick Madonna (figlio d’arte). 2-1 al sapore di straZingonia del Vicenza del mastino Luca Milesi e del mezzosinistro Isnik Alimi al “Menti” contro il Fano difeso tra i legni da Mirco Miori.

Nel raggruppamento meridionale, di scena martedì, la Reggina cade al “Granillo” contro il Cosenza per una prodezza di Mendicino e si tiene stretto al fischio d’inizio il solo Riccardo Gatti: Alessandro Turrin, ormai è assodato, deve fare il secondo all’estremo di scuola torinista Tommaso Cucchietti, mentre per il fantasista mancino Tiziano Tulissi il presente si chiama tribuna. Se nell’Akragas battuto 3-1 a Catanzaro Giacomo Parigi ha fatto il centravanti titolare, il suo omologo Simone Mazzocchi ha resistito 75′ prima di farsi sostituire da Mancino giocando sulla trequarti nell’1-2 del Siracusa al cospetto del Matera. Nel terzo trio del terzo campionato nazionale, orfano del guantipede Luca Zanotti (nemmeno in panchina), Valerio Nava così così basso a destra e Luca Redolfi purtroppo decisivo a favore dei padroni di casa del Bisceglie: sua l’autorete sul filo di lana del primo tempo che ha trasformato nel matchball una sponda aerea di Lugo Martinez, suo il doppio giallo all’ottantesimo che ha lasciato la Juve Stabia in dieci.

Spazio, infine, alla serie D per i trentaduesimi di finale di Coppa Italia. Nemmeno stavolta gli spettatori del Centro Sportivo Sterilgarda hanno avuto il piacere di vedere all’opera il numero 1 Lorenzo Pizzamiglio, ragazzo del ’99 a cui è stata negata la soddisfazione di partecipare al 3-1 del Ciliverghe al Darfo in cui ha fatto la parte del leone il doppiettista Pasquale De Vita, trequartista scuola Atalanta e Palermo passato anche per Verona e Trapani. Nello spettacolare derby tra Crema e Pergolettese al “Voltini”, che mancava da ben 42 anni, protagonista Luca Tomas, autore del guizzo dell’1-1 al 95′ sulla punizione di Erpen e poi del sesto rigore nella lotteria finale che si chiude sul 9-8 a danno dei Cannibali, in cui il terzino Luca Stroppa non è pervenuto. Regolarmente al suo posto nella retroguardia di casa per 82 minuti, al contrario, Tommaso Ogliari, sostituito da Bahirov.

 

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