L’ex di turno fatto fuori dal giudice sportivo, il suo alter ego schienato dagli acciacchi che potrebbero pregiudicarne l’utilizzo domenica prossima contro l’Atalanta. Le possibilità di Valerio Verre di conquistarsi la maglia da titolare nella Sampdoria alla ripresa dopo la sosta per le nazionali si giocano tra l’assenza sicura di Edgar Barreto e la presenza a rischio di Karol Linetty, uscito malconcio giovedì dal match della sua Polonia con l’Armenia e in fortissimo dubbio anche per la sfida di oggi (ore 18) al Montenegro.
Queste le impressioni del centrocampista romano raccolte da Il Secolo XIX dopo il test con la Carrarese a Bogliasco, da lui disputato per intero come lo stesso paraguaiano e Caprari, insieme al quale è arrivato in estate da Pescara: “Mi alleno con il sorriso, in un gruppo consolidato e forte il mio compito è sfruttare le chance che mi saranno concesse. Destra o sinistra non fa differenza. In questa amichevole abbiamo pagato qualcosa ai carichi di lavoro e non siamo stati brillanti. Il gioco di Giampaolo mi piace: si tende sempre a comandare la partita”.
Messi alle spalle gli spezzoni con Hellas e Milan, per Verre l’occasione di partecipare al riscatto blucerchiato dopo lo stordente poker di Udine: “Nello spogliatoio ci siamo detti che è meglio perdere una volta 4-0 che quattro 1-0 – chiosa, facendo il verso a Vujadin Boskov -. La sconfitta ci ha fatto bene, serve per prendere coscienza del lavoro che abbiamo ancora davanti. Dal punto di vista mentale dobbiamo fare ancora un passettino”.
