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La diaspora atalantina: in 78 tra A e C

L’armata dei settantotto ex. Che una provinciale, sebbene ultimamente molto altolocata come l’Atalanta, finisca per le ragioni superiori della cassa a recitare il ruolo del porto di mare a uso e consumo delle ciurme altrui non stupisce nessuno. Da mettere nel conto, anche le meteore di una sola annata tornate alla base dopo aver riempito di sé gli occhi della Curva Pisani. Il calciomercato è una porta girevole per antonomasia. Figurarsi se una piazza da cui passano talenti in erba o giocatori da rigenerare, un paio di must su tutti nel mondo del pallone alla periferia dell’impero, non deve fungere da trampolino di lancio per le carriere di chi ci ha soggiornato beatamente e quindi da fornitrice ufficiale un po’ di tutto lo Stivale. In giro di ex nerazzurri se ne trovano un botto, giovani e attempati, attuali tesserati in prestito e onesti pedatori avviati sul viale del tramonto. Nota metodologica: in questa sede non si parla dei nerazzurri piazzati qua e là a titolo temporaneo: hanno una rubrica apposita che li ospita descrivendone le gesta, sono sessantadue compreso Sportiello che la Fiorentina ha promesso di riscattare a gennaio, di cui 29 in C, 3 all’estero, 4 in serie A, 22 in B e 4 in D.

Nel primo campionato professionistico nazionale basta scorrere le squadre in rigoroso ordine alfabetico per scoprire che di atalantini del passato ce ne ha pure il Cagliari, dove trovano spazio per gli spiccioli di una parabola professionale che sembra volgere al termine due pezzi da novanta della spumeggiate Dea di Gigi Delneri, il Professore Luca Cigarini (’86) e il jolly Simone Padoin (’84), trasformato di fatto in esterno (originariamente a sinistra) da centrale qual era proprio dal Baffo di Aquileia. Il Chievo dal canto suo si tiene stretto il metronomo Ivan Radovanovic (’88), uno a cui credeva poco anche Stefano Colantuono e che alla fine si prese pure un cazzottone da Marko Livaja in una riedizione zingoniana della guerra civile jugoslava, e poco importa che a scroccare passaggi in auto fosse proprio il croato. Detto del portiere che dovrà accollarsi per forza a giugno, la Viola ha in organico anche il terzino sinistro (’92) Cristiano Biraghi, a Zingonia fino all’età di 11 anni quando se lo prese l’Inter. La bandiera del Genoa che fu di Gian Piero Gasperini avviluppa Ervin Zukanovic (’88), che la Roma continua a parcheggiare qua e là, mentre all’Inter c’è notoriamente un Roberto Gagliardini (’94) che dall’acquisto in gennaio a oggi ha conosciuto qualche battuta d’arresto nel rendimento. La sponda rossonera del capoluogo lombardo assomiglia a una piccola colonia nerazzurra: oltre al promesso sposo Franck Kessie vi albergano il duo di ex baby della cantera, Riccardo Montolivo (’85) e Jack Bonaventura (’89), il prestito di ritorno Gabriel Paletta (’86), il lungodegente Andrea Conti (’94) e il play-mezzala del presente e del futuro, sempre che si decidano a consegnargliene le chiavi, quel Manuel Locatelli (’98) da Galbiate cresciuto da papà Emanuele nell’oratorio di Pescate e strappato undicenne dal Diavolo a Zingonia.

Chiudono il cerchio degli ex nella massima serie, facendo arrivare il subtotale a 24, Edgar Barreto (’84) e Jacopo Sala (’91, ai tempi partito nemmeno sedicenne alla volta del Chelsea) nella Sampdoria, l’altra dependance pallonara chiamata Sassuolo che dalla porta in avanti schiera Andrea Consigli (’87), Federico Peluso (’84) e Davide Biondini (’83), la Spal che ha accolto oltre ad Alberto Paloschi anche Sergio Floccari (’81), Marco Borriello (’83) e Alberto Grassi (’95, in prestito dal Napoli), il Torino con la coppia del ’92 (11 milioni di plusvalenza nel 2015) Davide Zappacosta-Daniele Baselli e il trio veronese dell’Hellas, Nandone Coppola (’78), Alessio Cerci (’87) e Giampaolo Pazzini (’84). Nella cadetterìa l’Ascoli propone il mancino di centrocampo Fabio Castellano (’98), già alla Pro Vercelli, e l’ex prestito juventino Valerio Rosseti (’94), all’attivo il secondo tempo di Chievo-Atalanta al posto di Boakye il 24 maggio di due anni fa. Da un presunto bomber a uno vero, Matteo Ardemagni (’87), che a Bergamo in B non sfondò e ora fa da chioccia nell’Avellino ai pupi in posteggio Kresic-Suagher-Molina. Al Bari il Benevento ha concesso Karamoko Cisse, ’88 guineano di Petosino passato anche da Hellas, AlbinoLeffe e Casertana, ma ci sono anche il regista albanese Migjen Basha (’87) e il fantasista Ciccio Brienza (’79). Nel Carpi troviamo il guardiano dei pali Simone Colombi (’91), già al Cagliari, mentre nel Cesena accanto ai gavettari Eguelfi e Fazzi l’unico ex bergamasco di proprietà è l’ivoriano della mediana Moussa Koné (’90).

Dopo un anno sabbatico, Mister 27 Miliardi (tanto costò alla Roma all’alba del nuovo secolo) Ivan Pelizzoli (’80) trova posto come riserva di Guarna tra i pali del Foggia. A Novara troneggia tuttora nella muraglia il danese Magnus Troest (’87), uno degli eroi dell’ultima serie B in quota Dea. Il Parma ospita invece Matteo Scozzarella (’88), 3 presenze nel 2012-2013 con il Cola, e Fabio Ceravolo (’87), gran protagonista della storica promozione del Benevento a suon di gol. A Perugia sverna Matteo Brighi (’81), rinforzo di centrocampo al rientro nerazzurro in A, canterani vecchi e nuovi al contrario per la Pro Vercelli che in difesa schiera Dario Bergamelli (’87), una partita in B in prima squadra il 29 maggio 2006 nell’ultima giornata subentrando a Rivalta contro il Modena, e il ’95 Luca Barlocco, il contraltare mancino di Conti ai tempi della Primavera. Nella Salernitana i baby in gentile concessione Radunovic-Asmah sono accompagnati dall’esperto terzino Gabriele Perico (’84), altro zingoniano d.o.c. nonché figlio d’arte, e dall’ala Leonardo Gatto (’92) svincolatasi in estate. Folta anche la rappresentanza allo Spezia, con il secondo portiere Davide Bassi (’85) il Muro di Grumello, alias Daniele Capelli (’86) e il jolly ascolano Luigi Giorgi (’87) a fare da contorno ai prestiti Pessina e Marilungo nella formazione diretta da Fabio Gallo. Duo nella Ternana tra il pennellone della retroguardia Daniele Gasparetto (’88), un paio di panchine in A nel 2006-2007, e Marino Defendi (’85), il Caniggia di Pognano ormai arretrato a centrocampo. Nel Venezia di Pippo Inzaghi abile e arruolato il mancino Cristiano Del Grosso (’83), nella Virtus Entella il suo omologo più fisicato e abile da fermo, Davide Brivio (’88), in arrivo dal Genoa per fare coppia col riscattando Giuseppe De Luca.

Un quarantotto tondo tondo prima di adagiarci nel limbo della serie C. Tranquilli, c’è materiale anche qui. E non scendiamo oltre. Limitandoci a citare anagrafe e ruolo, girone per girone, squadra per squadra. GIRONE A – Alessandria: Michael Agazzi (p, 1984), Riccardo Cazzola (c, 1985), Michele Marconi (a, 1989). Carrarese: Marcello Possenti (d, 1992), Davide Cais (a, 1994). Giana: Valerio Foglio (d, 1985), Simone Perico (d, 1989), Alex Pinardi (c, 1980), Gullit Okyere (a, 1988). Lucchese: Nicola Mingazzini (c, 1980). Prato: Daniele Ghidotti (d, 1985). Pro Piacenza: Mauro Belotti (d, 1984), Gianluca Barba (c, 1995). GIRONE B – AlbinoLeffe: Leo Di Ceglie (c, 1989). Alma Juventus Fano: Andrea Lazzari (c, 1984), Federico Varano (c-a, 1995). Alto Adige: Michael Cia (c, 1988). FeralpiSalò: Nicholas Caglioni (p, 1983), Riccardo Tantardini (d, 1993). Gubbio: Nicola Malaccari (c, 1992). Padova: Nicola Madonna (d-c, 1986). Pordenone: Simone Magnaghi (a, 1993). Renate: Davide Savi (d, 1995). Teramo: Simone Sales (d, 1988). Triestina: Fabio Meduri (c, 1991). Vicenza: Luzayadio Bangu (c, 1997). GIRONE C – Casertana: Francesco Forte (d, 1998). Lecce: Andrea Arrigoni Marocco (c, 1988). Monopoli: Michele Paolucci (a, 1986). Racing Fondi: Alessandro De Leidi (d, 1991). Trapani: Michael Girasole (c, 1989).

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