Solo 5 presenze in maglia nerazzurra con Bortolo Mutti sulla panchina dell’Atalanta, ma 193 gettoni e 22 reti con quella della Sampdoria di cui è stato anche il capitano. Questo lo score di Sergio Volpi, uno dei tanti doppi ex di Atalanta e Sampdoria che domenica si sfideranno a Marassi, che oggi siede sulla panchina dell’Adrense, formazione bresciana militante in Eccellenza.
Volpi, come valuta il cammino dell’Atalanta in quest’ultimo anno solare?
“Credo ci siano solo note positive. L’Atalanta è una squadra che non ci si aspettava facesse un campionato così, ma ha fatto un qualcosa di stratosferico. E quest’anno sta confermando tutto ciò che ha costruito l’anno scorso, sia in serie A che in Europa League”.
Parlando di Europa, secondo lei dove potrà arrivare?
“Non so dove, ma hanno tutto per poter fare bene. L’Atalanta scende in campo con un atteggiamento equilibrato, è una squadra che si diverte, ha giocatori che fanno la differenza e possiedono un gruppo unito. Bisognerà tenere conto di incognite e imprevisti come gli infortuni, ma ci sono tutti gli elementi per poter arrivare in là”.
Domenica ci sarà Sampdoria-Atalanta. Che gara si aspetta?
“Secondo me sarà una partita bellissima fatta da due squadre che se la vorranno giocare. Un match aperto a qualsiasi risultato. La Sampdoria ha sbagliato l’ultimo incontro con l’Udinese in cui qualcosa è andato storto, ma finora ha dimostrato di giocarsela contro ogni avversario, così come l’Atalanta. Sono due gruppi con un’identità e una fisionomia ben definita. Ci si divertirà a vederla”.
Parliamo di Petagna. Secondo lei dove può arrivare?
“Molto lontano. E’ un giocatore che sta facendo molto bene. Deve migliorare sotto porta, ma ci sono pochissimi attaccanti che fanno un lavoro come il suo. Se assomiglia a qualcuno con cui ho giocato? Per prestanza fisica dico Bazzani e Maniero, anche se forse erano più goleador. Però quando ho giocato con Bazzani, Fabio era già più maturo, mentre Petagna ha dalla sua parte la giovane età”.
Infine una domanda sulla Nazionale. Come vedrebbe Gasperini come commissario tecnico?
“Non saprei. E’ un ruolo difficile da ricoprire. A mio avviso Gasperini è un allenatore abituato a lavorare quotidianamente e farlo per una settimana al mese è molto difficile. Ma sarebbe un’occasione difficile da rifiutare”.
