Samp-Atalanta sarà la sfida dei due volti, in tutti i sensi. Le due compagini infatti hanno molte cose in comune: a cominciare dal nome, che stranamente non richiama l’onomastica della città nella quale sono nate. Per l’Atalanta, noto e poetico è il rimando alla dea della corsa e della caccia, per la Samp si tratta invece dell’unione dei nomi di due squadre già esistenti: la Sampierdarenese e l’Andrea Doria.
Inoltre, entrambe hanno come stemma il profilo di due volti: una donna, o meglio, una Dea, nell’immagine atalantina, rivolta a sinistra e con i capelli al vento. Capelli scompigliati invece per il Baciccia, Giovanni Battista, uno dei tanti e tipici pescatori genovesi con la pipa in bocca e la barba folta, anche lui con lo sguardo a sinistra.
Nella sua lunga storia, la Samp ha sempre avuto la meglio però sui nerazzurri: nell’ultima gara del maggio 1973 i blucerchiati batterono il Torino fuori casa per una rete a zero e questo garantì loro la salvezza per differenza reti, condannando la squadra bergamasca alla retrocessione.
In seguito, sul finire del campionato 2006/2007, l’Atalanta cedette alla Samp il posto per la qualificazione alla Coppa Intertoto a cui lei, giunta ottava, disse di no.
Domenica 15 alle 15.00 vedremo quale altra pagina sarà scritta nella storia delle squadre dei due volti nemicheamiche.