A far calare il sipario sul panorama di un weekend lungo con più ombre che luci per gli sportivi bergamaschi in primis e anche per i prestiti atalantini in seconda battuta, il beneventano onorario Berat Djimsiti, orfano del compagno Marco D’Alessandro schienato dagli acciacchi muscolari. Nemmeno nel posticipo in notturna all’arena veronese del Bentegodi i sanniti sono riusciti a schiodarsi da quota zero, e per soprammercato il centrale albanese s’è fatto bruciare da Romulo nell’episodio decisivo alla mezzora della ripresa dopo essere rimasto privo del supporto dell’altro corazziere Antei, espulso al 37′ per fallo su Valoti lanciato a rete.
Nell’altro appuntamento che allo start del campionato si sarebbe definito un pre barrage per la salvezza, niente da fare per la Spal penultima ex aequo di Alberto Paloschi, costretta a soccombere in casa di un Bologna lanciatissimo verso un posto in Europa League: Roby Donadoni ha avuto dalla sua il gol di Poli e l’autorete di Salamon, mentre il cividatese non ha replicato la prodezza di Crotone valsa il pari ciccando una girata nel primo tempo per vedersi pure annullare un gol per fuorigioco in avvio di ripresa su assist di Mora. In compenso, nella lotta tra campanili sulla via Emilia che mancava in A da 49 anni (l’ultima, in C, nel ’95), l’ha messa il compagno di reparto Antenucci. Il derby del Sunday Night meneghino ha detto male a Frack Kessie, battuto al fotofinish col suo Milan dal triplettista Icardi e sostituito nell’intervallo dal baby attaccante Cutrone per una vana ridefinizione della strategia. Okappa per Marco Sportiello nella Fiorentina che si serve di un doppio Thereau per stendere l’Udinese di Delneri: semi-disoccupazione, gol di De Paul annullato dal Var per offside dell’oversize Maxi Lopez e Samir che sorprende più di lui il valbrembanino Astori per il gol della bandiera.
Quanto agli emigrati all’estero di Zingonia, solo metà incontro sabato per il centrale ungherese del ’96 Akos Kecskes, rimpiazzato dal lettone Vitlijs Maksimenko, nel pari casalingo del Nieciecza coll’Arka Gydnia. Al vantaggio di Gergel al 3′ risponde Szwoch al 39′ su rigore per mani del partner difensivo Putivtsev. Nell’Ekstraklasa polacca è penultimo posto con Piast Giwlice e Pogon Stettino a quota 9 dopo 12 gare; sulle gambe dell’ex canterano avrà sicuramente pesato il match del martedì prima nella nazionale Under 21 protagonista dell’occhiale turco nelle qualificazioni europee (4 punti; davanti, Belgio a 8, Svezia a 7 e Cipro a 6).
Ancora fuori dalla lista dei convocati i due posteggiati in Romania e Grecia. Il terzino Constantin Nica, evidentemente ritenuto lontano dalla forma partita, ha saltato anche il derby dell’apericena vinto lunedì dalla Dinamo Bucarest con la Juventus sulle ali dei due gol di testa del difensore greco Katsikas (44′ e 50′), entrambi su angoli di Salomao, e della stoccata di Costache all’80’. Basso a destra giostra sempre lo spagnolo Romera, autore di un traversone sul quale Nemec ha colpito il palo in elevazione, ma la palma dell’eroe spetta di diritto al portiere panamense Penedo, che al 40′ ha detto di no al capitano ospite Bajenaru su tiro dagli 11 metri concesso per il contatto Dudea-Stefan.
Se l’ex colpaccio di mercato di Pierpaolo Marino non ha ancora messo piede in campo, l’ecuadoriano del Panathinaikos Bryan Cabezas è fermo a tre allacciate di scarpe in Super League (e alle quattro con due reti, ad Athletic Bilbao e Qabala, nei preliminari di Europa League in agosto): ieri, nel preserale ateniese contro il Larissa, 2-1 verde grazie al tiro dal dischetto di Villafáñez al 5′ della ripresa e all’acuto dell’ex palermitano Hiljemark al terzo di recupero con una stramba palombella dal rimbalzo fasullo dopo una fase convulsa, comprensiva del doppio giallo a Sylla, del pari avversario di Perrone e del rosso diretto ad Altman.
