Antonio Percassi, nella lunga intervista odierna concessa a La Repubblica è tornato a parlare dello scandalo scommesse che travolse Cristiano Doni: “Credo sia stato coinvolto in un sistema che allora era un’abitudine. Riguardava tutti, non solo l’Atalanta. Nessuno immaginava che il fenomeno fosse così esteso. Ma la mia sensazione è che lo scandalo sia servito al calcio per fare piazza pulita. Voglio vedere il lato positivo. Il calcio oggi è nettamente più pulito, almeno sotto questi aspetti. C’è una mentalità diversa: ogni squadra entra in campo con la voglia di vincere, sempre”.
Ma mochela si piè de debecc
Al tifoso occasionale o degli ultimi due anni Fabio Rovescalli leggi i commenti e sii piu obbiettivo….
Daniele Minelli Matteo Minelli Peter Milesi Daniele Magoni Gianmario Rossini
Doni e’ stato il classico ” capro espiatorio”…giocatore importante che a fine carriera ha fatto il gesto estremo… pagato e strapagato pure dopo lo scandalo… signori miei giusizialisti, cristiano Doni ci ha parato il culo…senza di lui adesso l’ ABC sarebbe scomparsa…
Ma secondo voi il non trovarsi tra doni e conte è stato solo dal punto di vista tecnico ? Ma dai non facciamo gli ingenui . Era un calcio malato fino all’osso e c erano dentro tutti . Poi hanno fatto pagare i piu deboli . Ricordate colpirne uno per educarne 100 . La legge italiana è come la ragnatela prende la zanzara e lascia passare il calabrone
Perché lo difende???