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Barrow pokerista, Primavera esagerata: 7-1 a Roma

Roma – Atalanta 1-7 (0-2)
ROMA (4-3-3):
Greco; Kastrati, Ciavattini, Cargnelutti, Semeraro; Valeau, Marcucci, Pezzella (1’ st Masangu); Corlu, Celar (29’ st Barbarossa), Keba Coly (37’ st Cappa). A disp.: Pagliarini, Diallo Ba, Truşescu, Petrungaro, D’Orazio, Sdaigui, Zamarion. All.: De Rossi.
ATALANTA (4-3-3): Carnesecchi; Carminati, Alari, Bastoni, Migliorelli; Melegoni, Bolis, Colpani; Elia (26’ st Peli), Barrow (30’ st Nivokazi), Mallamo (21’ st Kulusevski). A disp.: Vidovsek, Salvi, Heidenreich, Zortea, Pagliari, Chiossi, Rinaldi, Rizzo Pinna. All.: Brambilla.
Arbitro: Guida di Salerno (Lillo di Brindisi, Bovini di Ragusa).
RETI: 3’ e 45’ pt, 3’ e 23’ st Barrow (A), 28’ st Bastoni (A), 32’ st Coly (R), 39’ st Nivokazi (A), 41’ st Peli (A).
Note: pomeriggio nuvoloso, spettatori 350. Ammoniti Mallamo per simulazione, Marcucci per comportamento non regolamentare, Kulusevski per gioco scorretto. Corner 5-8, recupero 1’ e 3’.

L’Atalanta Primavera e Musa Barrow sono una cosa sola. Lo conferma il settebello (a uno) al “Tre Fontane” contro la Roma, buono per l’attaccante pokerista a raggiungere quota 11 (su 19 reti complessive dei suoi) in classifica marcatori e per i nerazzurri a confermare la vetta della classifica (16, l’Inter – co-capolista a quota 13 – sabato gioca in casa del Genoa) nell’anticipo della settima giornata.

Il primo tempo a tratti sembra un monologo della squadra di Brambilla, ma la cronaca non è certo povera di colpi di scena e brividi freddi lungo la schiena anche dei nerazzurri tra le due prodezze della punta di diamante classe ‘98. Che apre i discorsi al 3’ in diagonale sul lungolinea di Elia chiudendoli virtualmente alle soglie della pausa raccogliendo la parabola di Colpani per concedere il bis dopo aver fatto secco Cargnelutti con allungo e rimpallo. Il centravanti ci riprova da fuori al 5’, dietro si rischia subito dopo sull’apertura di Marcucci per Coly, anticipato da Carminati con un contrasto piuttosto deciso. Due giri di lancetta e Ciavattini spunta di testa da azione dalla bandierina senza impensierire Carnesecchi. All’11′ il gambiano d’oro dribbla lo stesso capitano di casa e fa le prove generali di raddoppio, rientrando sul sinistro e chiamando al miracolo il portiere di casa che alza la palla sopra la traversa. La stoccata di Coly al 19’ non spaventa il collega ospite, poi è ancora Baby Dea: al 21’ ancora intesa perfetta tra Elia e Barrow che disorientato dall’uscita alla disperata di Greco da pochi passi spedisce a lato, passano cinquanta secondi e ci vuole un altro tuffo magico per dire di no alla punizione di Colpani.

I giallorossi spingono alla ricerca del pari e per poco non ci arrivano: al 38′ Corlu, lanciato da Cargnelutti, da posizione defilata prova a sorprendere l’estremo bergamasco con un pretenzioso esterno sinistro invece di accentrarsi o smazzare l’assist, una cinquina di cronometro e il danese sovrapponendosi a a Coly sulla mancina appoggia il rimorchio di Valeau, il cui rigore in movimento sbatte sulla gamba provvidenziale di Migliorelli. Quindi il bis del fantasmagorico numero 9, che cala il tris in avvio di ripresa al culmine di una ripartenza avviata da un anticipo di Alari e condotta in proprio: sul suo passaggio smarcante Elia esplode il destro respinto da Greco, la palla resta dentro l’area e il capocannoniere del campionato non perdona nell’angolino. Al 7’ Elia prova il poker quasi dal fondo, al 14’ – a tiro della svettata poco angolata di Masangu – il mattatore del Lunch Match del venerdì dal limite si vede abbassare la saracinesca sull’allungo di Mallamo. I De Rossi-boys non ammainano bandiera, cercando di salvare la faccia.

Al 16’ Zelar si libera con l’elastico e di esterno destro coglie la faccia superiore della traversa, poi da fuori sollecita la presa di Carnesecchi; altri cinque minuti e il calcio piazzato radente di Corlu è un’insidia sventata dall’ex cesenate. Ed ecco la quaterna di Barrow, che a metà frazione segue l’avanzata di Colpani e dai venticinque metri battezza il sette. Al 28’ invece lascia l’incombenza a Bastoni, che si traveste da attaccante provetto e infila di sinistro dopo una bella corsetta. Il gol della bandiera, favorito dal traversone di Semeraro e dalla torre di Corlu, è un volo d’angelo di Coly. Fra 35’ e 36’ Carnesecchi evita il successo personale a Corlu, quindi Peli imbecca Nivokazi che chiude il set a mezz’altezza per poi raccogliere la gloria in tap-in anche per il compagno sulla respinta di Greco. Il prossimo impegno, prima della pausa per le nazionali, è sabato 4 novembre (14.30) ad Azzano San Paolo contro il Genoa.

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6 anni fa

Matteo Belotti abbiamo già la punta per l’anno prossimo

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