Gigi Delneri contro Gian Piero Gasperini non è solo l’undicesima giornata di serie A tra Udinese e Atalanta. La presenza sulla panchina nemica del grande ex di turno rappresenta la sfida nella sfida tra le due edizioni più moderne in assoluto del calcio bergamasco nel nuovo millennio, una volta scollinata l’epoca dei baby del vivaio promossi in prima squadra (gli Zenoni, Zauri, Bellini, Pelizzoli e più tardi Pazzini e Montolivo su tutti) da Giovanni Vavassori a cavallo dei due secoli.
L’Eco di Bergamo sostiene con forza la tesi che oggi alla Dacia Arena si affronteranno i due tecnici che hanno proposto il miglior calcio dell’Atalanta moderna fra i ben undici succedutisi al Vava. Merito riconosciuto dalla prima firma Pietro Serina al Baffo di Aquileia, nel biennio 2007-2009, di aver riveduto e corretto il 4-4-1-1 di forza e fisicità di Stefano Colantuono in un’armonia di automatismi e di movimenti sincronizzati, passando dalla mediana Donati-Migliaccio a quella di proposizione e costruzione di gioco Cigarini-Guarente.
Una squadra capace di infliggere la famosa batosta (3-1, Floccari e doppio Doni, il suggeritore in comune con il Cola) all’Inter pigliatutto di Mourinho del 18 gennaio 2009. Per il Gasp, invece, come gara simbolo viene addotta a esempio quella del tris di coppa all’Everton al ritorno in pompa magna sui palcoscenici contintentali a 27 anni dall’ultima qualificazione e a 26 e mezzo dalla precedente apparizione, i famosi quarti di finali Uefa persi con l’Inter. Il football dell’uno contro uno che salta valori apprezzati dal popolo dei tifosi come la battaglia e la volontà di andare sempre avanti.
Verissimo, due grandi coatch….