Intervista esclusiva oggi sulle pagine di L’Eco di Bergamo a Paolo Casarin, ex arbitro ed ex dirigente arbitrale, ora opinionista Rai.
Classe 1940, veneziano, è possibile incontrarlo anche in Valle Imagna, precisamente a Valsecca, paese natale della moglie.
La conversazione si apre con un ricordo di una partita arbitrata a Bergamo: “Diressi un’Atalanta-Juventus con una maglia rossa perché me l’aveva chiesto Platini, mi disse che già c’era il cielo scuro, in più l’Atalanta nerazzurra coi pantaloncini neri, sicché ci mancava l’arbitro vestito da funerale”.
Poi le domande si spostano sull’ultima partita dei nerazzurri, quella a Udine, che l’ex arbitro ha guardato con interesse.
Conferma il rigore dato all’Udinese per il fallo di mano di Spinazzola: “Poca distanza s’intende un metro,
un metro e mezzo e non cinque o sei, come in questo caso. Spinazzola, che ha un grande futuro, è stato imprudente. Sono errori che di solito i difensori puri non commettono. Infatti Spinazzola non mi pare un difensore puro”.
Dà ragione a Rocchi anche sulla trattenuta di Maxi Lopez ai danni di Cristante, e sull’arbitro dice: “Rocchi occhio di falco. Quest’arbitro è il migliore, andrà ai Mondiali. Possiede pure la personalità per decidere al volo, senza bisogno di tanti aiuti”.
La sua impressione dell’Atalanta a Udine è stata “ottima”: “Nel primo tempo, l’Atalanta ha dominato. Ci voleva più concretezza, questo indubbiamente. Peccato per quella ingenuità, che ha causato il rigore. Nella ripresa,
bisognava stare più attenti in modo da conservare il vantaggio o anche solo contenere la rimonta dell’Udinese”.
E sul ritiro dice: “Probabilmente il ritiro ha il senso di raccogliersi e di non disperdere le forze in vista di un appuntamento così importante. A Cipro, l’Atalanta saprà farsi valere. Non so se riuscirà na passare direttamente il turno, ma insomma mi sembra che quasi ci siamo”.
In chiusura, ancora un ricordo legato ai giocatori dell’Atalanta all’epoca in cui arbitrava: Eugenio Perico, che definisce “una persona per bene” e Stromberg.
Forza ragazzi siete bravi
Sperèm. Perché a me tutta sta atmosfera da disfatta dopo udine, come se fosse successo un disastro, non piace.
Ammetto che pure ho io ho fatto appunti domenica riguardo alla caduta di “grinta”. Ma restiamo l’Atalanta. Regina della provincia, sudore fatica e rialzarsi sempre.
aspetta che mi tocco le balle