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Cristiano Del Grosso: “Atalanta, goditi questa stagione”

Due stagioni e mezzo in maglia atalantina, una con quella della Spal. Poche? Non per tutti, non per Cristiano Del Grosso. Il terzino abruzzese è uno che fa dell’attaccamento alla maglia uno devi valori principali e forse per questo non ha avuto bisogno di molto tempo per lasciare il segno in due piazza gloriose come quelle dell’Atalanta e della Spal.

Del Grosso, iniziamo dai nerazzurri.
“Bergamo è stata la tappa più importante della mia carriera, la città dove ho trovato la consacrazione. Con la maglia dell’Atalanta abbiamo vissuto grandi stagioni, con salvezze insperate e sfiorando traguardi inimmaginabili”.

Come lo è stato l’accesso in Europa l’anno scorso. L’ha sorpresa la squadra di Gasperini?
“Sono stato stupito dall’inizio negativo, poi la squadra si è ripresa e ha raggiunto un obiettivo che mi riempie di gioia. Credo anche ancora una volta si sia avuta la dimostrazione di come il gruppo dell’Atalanta sappia reagire nei momenti difficili. Gasperini è stato bravo a valorizzare i giovani e l’entusiasmo dei tifosi è stata una spinta in più”.

Però qualcuno dice che l’Europa League toglie energie al campionato.
“In Italia siamo fatti così: se vai in Europa è un problema, se non ci vai ci saresti dovuto andare… Io penso che l’Atalanta non debba farsi tanti problemi e godersi quanto arriva. Tra l’altro sta facendo bene e spero che questa cavalcata duri il più a lungo possibile”.

Qual è la sua partita del cuore in maglia nerazzurra?
“Inter-Atalanta 3-4. vincere a San Siro ha un valore speciale, noi ci siamo riusciti sia contro l’Inter che contro il Milan, ma contro l’Inter è stato speciale. Di quella gara porto ancora una cicatrice sul polpaccio. Ogni tanto la riguardo e penso a un partita che potrò raccontare a mio figlio”.

Passiamo alla parentesi legata alla Spal.
“Sono rimasto lì solo un anno, ma per le emozioni che ho provato è come se avessi giocato cinque anni, per il modo in cui è arrivata la promozione, per come vivere la maglia e la città di Ferrara. Indossare le maglie di due società gloriose come Atalanta e Spal è stato un onore perché trasmettono passione e senso di appartenenza. Averlo fatto ottenendo grandi risultati è ancora più bello. Mi ritengo fortunato per avere avuto questo e poi sono anche due società simpatiche in tutto il mondo”.

Ora indossa la maglia del Venezia. Vuole provare un altro miracolo?
“Perché no. Dobbiamo crederci ed essere posticipi. Siamo una neo promossa, ma il gruppo è solido, ha ottenuto due promozioni consecutive e quindi è molto ambizioso, come l’allenatore che lo guida”.

Per quanti anni vuole giocare ancora Cristiano Del Grosso?
“Finché sto bene fisicamente e non sento la necessità di smettere voglio andare avanti. Sono felice quando vado al campo, mi diverto e penso di poter fare altri due o tre anni, ma senza stress. Poi spero di fare l’allenatore”.

 

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