“Nella buona e nella cattiva sorte”: l’apporto del dodicesimo uomo in certe partite è fondamentale, soprattutto quando la squadra perde.
Quella contro l’Apollon è stata una partita terminata con un pareggio che per l’Atalanta ha pesato come una sconfitta: una beffa all’ultimo minuto di gioco che ha strappato gli orobici dai sedicesimi di Europa League. Dopo la rabbia e la delusione iniziale però il popolo atalantino, ben ottocento al seguito della Dea a Cipro, ha saputo applaudire i suoi giocatori, incentivandoli a non abbattersi. La rosa nerazzurra ha ritrovato il sorriso davanti ai flash dei suoi sostenitori che all’aeroporto di Larnaca si sono solo complimentati con Gasp & Company facendo tornare la carica e il buonumore a staff e giocatori.
Il mister se lo aspettava e in effetti una prova simile i sostenitori atalantini l’avevano già data, dimostrando di essere ancora più vicini alla squadra dopo un risultato negativo: stiamo parlando del 7-1 maturato in casa dell’Inter il 12 marzo scorso, con i supporters nerazzurri a Zingonia a far sentire la vicinanza alla squadra di ritorno dal pesante KO milanese.
Perche’ dodicesimo?