Nella storia della Nazionale italiana sono pochi gli azzurri che hanno vissuto uno spareggio da dentro o fuori valido per la qualificazione ai Mondiali e un giocatore che può raccontare la sua esperienza è Fabrizio Ravanelli. Il calciatore vent’anni fa ha evitato l’eliminazione della Nazionale italiana nel doppio confronto contro la Russia e oggi dà qualche consiglio ai giocatori: “Mai pensare che un obiettivo sia irraggiungibile. Il nostro segreto fu che eravamo consapevoli della nostra forza, e certi di farcela. E Cesare Maldini era il primo a pensarlo e trasmetterci questa sensazione”.
Ravanelli impegnato allora in entrambe le partite da titolare, ha aiutato gli italiani a non ripetere l’unica vergognosa esclusione della storia nel 1958. Contro la Russia ha portato fortuna al suo partner d’attacco, prima Vieri e poi Casiraghi autori di due gol. Anche lui sarà davanti alla televisione a fare il tifo per l’Italia, come del resto la maggior parte degli abitanti del Belpaese e ricorda con piacere a L’Eco di Bergamo la sua esperienza: “Eravamo una gran squadra e la cosa che temevamo di più era il fattore ambientale. All’andata da loro fu durissima perché nevicava però pareggiammo e fu decisivo Buffon che ci dava già sicurezza. Il confronto fra le due Nazionali? Ora non ci sono tante certezze nei singoli: noi avevamo Maldini, Del Piero, Vieri, Costacurta e altri mentre oggi ci sono Belotti, Insigne e Immobile. Dobbiamo giocare da squadra”.