Il 5 novembre Andrea Pirlo ha disputato gli ultimi cinque minuti da calciatore professionista, subentrando al 90° della partita tra New York City e il Columbus Crew (la squadra della Grande Mela ha vinto per 2-0, ma lo scarto reti non ha permesso di proseguire nei playoff Mls).
I tifosi presenti allo Yankee Stadium hanno salutato il campione italiano con un caloroso applauso e una standing ovation.
A 38 anni, indossando la maglia dei NYFC, il “Maestro” ha chiuso la sua gloriosa carriera nel calcio giocato.
Ha lasciato un messaggio sui social per ringraziare tutti e sono tantissimi i tributi, le parole, i ringraziamento da parte di nomi noti, compagni, giornalisti e tifosi delle squadre in cui ha militato e di quelle di cui è stato avversario. Perché il “Maestro” ha lasciato un segno indelebile nella storia del calcio italiano, manifestando la sua bravura anche con la maglia azzurra (con cui ha vinto, tra l’altro, i Mondiali di Germania nel 2006).
Ricorda il suo talento anche Mino Favini, come racconta sulle colonne dell’edizione odierna del Corriere dello Sport. Il noto talent scout, che ha legato il suo nome al vivaio nerazzurro per 24 anni, aveva svegliato il figlio Stefano dicendogli: “Andiamo a vedere un ragazzino che ci farà perdere il derby con i Brescia”. Il derby fu davvero perso: “Quel ragazzino era Pirlo, già eccezionale a quindici anni. E, purtroppo, era tesserato per il Brescia”.