La lingua italiana non è più un problema e anche l’adattamento col nostro calcio procede tutto sommato bene. Timothy Castagne è arrivato in estate dal Genk e fin da subito ha goduto di un certo credito, riuscendo a conquistare già sette presenze tra campionato e Europa League. Un buon bilancio: “Sono contento, ma ho voglia di fare anche di più. Io sono fatto così, non mi accontento mai. L’obiettivo è fare sempre meglio, trovare ancora più spazio e soprattutto ottenere risultati sempre migliori. Perché per prima cosa viene sempre la squadra. Le emozioni dell’esordio? Prima di giocare ero un po’ nervoso, sentivo l’importanza della partita. Ma quando hai l’appoggio di un pubblico del genere, passa tutto. Diventa più facile con dei tifosi così, che sostengono sempre la squadra. Le partite che ricordo con maggior piacere finora sono state le vittorie su Everton e Bologna: abbiamo giocato bene e concesso poco“.
E poi Bergamo l’ha praticamente già adottato: “Qui mi trovo benissimo, mi piace tanto Bergamo perché è una bellissima città, non troppo grande – ha detto al sito ufficiale nerazzurro -. Si vive bene, non c’è il traffico delle grandi metropoli per cui ti puoi muovere sia in auto che a piedi. È perfetta. Io tra l’altro abito vicino alla funicolare per cui posso andare facilmente sia in città alta che in centro. E poi a Bergamo ci sono dei ristoranti favolosi, si mangia veramente bene“.
La sosta è stata utile per ricaricare le pile anche perchè domenica c’è una sfida tosta, contro l’Inter: “In trasferta è sempre difficile, a maggior ragione contro una squadra come l’Inter. Ma contro le grandi abbiamo già fatto già bene, penso anche alle gare con Roma e Napoli che abbiamo giocato bene pur perdendo. Con aggressività e pressing, facendo il nostro gioco, possiamo mettere in difficoltà anche l’Inter e fare un buon risultato“.
Meno parole più fatti