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Atalanta e stadio, questione di avvocati

No, non stiamo parlando della guerra vera o presunta a carte bollate con l’AlbinoLeffe tra Tar di Brescia e Consiglio di Stato intorno al bando di vendita. Gli attori principali dell’operazione sono noti: l’Istituto per il Credito Sportivo, praticamente una partecipata ministeriale all’ottanta per cento, l’official bank del club nerazzurro che è UBI, l’Atalanta stessa e il Comune di Bergamo che gli ha ceduto lo stadio inserendo nel capitolato la sostanziale ristrutturazione di mezzo quartiere, vedi piazzale Goisis che con il parcheggio ipogeo aggiungerà 2200 metri quadrati ai 4400 attuali dedicati all’area di mercato. Ma lo stadio cittadino che dall’estate prossima ne conoscerà tre di fila a titolo di restyling, leggi curve da rifare più varie ed eventuali, è anche e soprattutto una questione di avvocati. Come dire che il dietro le quinte ha la stessa importanza del palcoscenico.

Ciò che il grande pubblico non vede, attratto dai rendering in autocad sulla Casa Atalanta che sarà, è la solidità della strategia di un piano curato nei minimi dettagli da studi legali specializzati in diritto societario e commerciale e soprattutto nei mercati finanziari. I nomi li svela Toplegal.it, un portale-vetrina del settore. Alle spalle delle due banche c’è McDermott Will & Emery, di fatto una multinazionale con base a Chicago e diramazioni ovunque, che ha prestato consulenza ed assistenza nell’organizzazione di un project financing per complessivi 20,5 milioni di euro oltre a 4 milioni di linee per firma (9,1 da Ics, il resto da Ubi) volto a sostenere i fabbisogni finanziari connessi al piano di valorizzazione dell’impianto già comunale.

Un cofinanziamento concesso a Stadio Atalanta srl, interamente posseduta dal club di Zingonia, assistita da Gatti Pavesi Bianchi, che conta sulle sedi principali di piazza Borromeo a Milano e piazza dei Caprettari a Roma e ha accettato di partecipare a una delle prime esperienze di applicazione delle tecniche di finanza di progetto nel settore dell’impiantistica sportiva. McDermott s’è occupato dei principali aspetti dell’operazione, inclusa la documentazione finanziaria e di garanzia, la disamina dei criteri infrastrutturali e dei profili tributari, attraverso un team multidisciplinare guidato da Marco Cerritelli e coadiuvato da Valentina Perrone.

Le attività di due diligence sono state curate da Anna Vesco, Viola Panunzio e Giulia Alessio che hanno approfondito le questioni di diritto amministrativo ed urbanistico, societario e di contrattualistica. La trattazione delle tematiche tributarie è stata assicurata dal tax partner Mario Martinelli. Per la società di Antonio Percassi, infine, i principi del foro milanesi hanno agito con il dipartimento di banking & finance, guidato dal junior partner Andrea Limongelli e un team composto dagli associate Stefano Motta e Piera Iovino.

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