Che il calcio non sia questione di sagrestia o da educande è arcinoto. Ma nella corsa a Federico Chiesa è in atto una vera e propria guerra di religione. Se è vero che il calcio è una fede ma poi occorrono gli schei, le parrocchie disposte a tirarne fuori a profusione per il figlio d’arte, esterno della Fiorentina, sono ben tre. In pole position c’è l’Inter, che al netto del decantato fair play finanziario ne avrebbe pronti una cinquantina sull’unghia, ma la concorrenza è di quelle serrate e temibilissime: il Paris Saint Germain degli sceicchi e il Napoli sul fronte interno.
Papà Enrico, che cura di fatto gli interessi del pupo classe ’97, non un bomber raffinato come lui ma uno che ci gira intorno per servire gli altri o sporadicamente concludere, cose che gli riescono benone, sembrerebbe privilegiare la pista viola con tanto di prolungamento. A gennaio l’ultimo, fino al 2021, adesso se ne aggiungerebbe un annetto, come riporta Calciomercato.com, con cospicuo adeguamento dell’ingaggio, attualmente “solo” 400 mila a rivoluzione terrestre.
Dalle parti di De Laurentiis sono pronti ad averlo già a gennaio, alla riapertura della finestra delle operazioni, per 35 milioni di ottimi motivi. Lo stesso produttore cinematografico e re di Fuorigrotta ha sempre ribadito di aver proposto l’affare ai Della Valle. Fin qui, con 2 gol a Bologna e Atalanta per 4 punti totali, 2 rigori procurati contro Verona e Torino per le realizzazioni di Thereau e Babacar, più l’assist a Benassi a Crotone (ko per 2-1), a coccolarsi la grande promessa è Stefano Pioli.