Riposo accordato alla vedette Wayne Rooney, per preservarne le energie in ottica campionato dato che l’Europa League non ha altro da dire se non per l’orgoglio Toffee, e dubbio residuo sulla composizione e l’entità numerica del reparto di mezzo. Il manager dell’Everton David Unsworth contro l’Atalanta domani sera può giocarsi la carta del 4-3-3 o del 4-2-3-1, senza troppi assi veri da calare sul tavolo verde.
A centrocampo, infatti, con la squalifica di Morgan Schneiderlin il posto fisso sembra appannaggio dei soli Beni Baningime – recentemente promosso dalla squadra riserve – e Idrissa Gueye. Se tra i mediani puri a disposizione l’altro è Muhamed Besic, schierarne tre significherebbe tarparsi le ali facendo a meno di un suggeritore del pari di Gylfi Sigurdsson in assenza di un vero e proprio sfondatore: Oumar Niasse davanti ne ha messi 5 in 7 partite ma non è nella lista Uefa, mentre Sandro Ramirez necessita di servizi dalle fasce, di chi gli crei la profondità e contemporaneamente di compagni che arretrino in fase di non possesso. Possibile che l’islandese giochi da falso nueve come già successo.
Difficile chiedere a punte come Daniel Calvert-Lewin e Ademola Lookman di tamponare. Allo scopo potrebbe essere riproposto Aaron Lennon, però leggerino anche al cospetto di un Timothy Castagne. Davanti al portiere Pickford, indisponibile il capitano Phil Jagielka per l’infortunio al ginocchio (oggi non s’è allenato, tornerà full time solo sotto Natale) dovrebbe essere schierata la linea a quattro Holgate-Keane-Williams-Baines; in un eventuale schieramento a tris sulla trequarti sarebbero candidati anche il fin qui deludentissimo e costoso olandese Davy Klaassen e il croato Nikola Vlasic in posizione centrale.