cropped-CA-logo.png
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Quella partita di coppa con mio figlio e adesso… siamo qui

Prima di  Everton-Atalanta raccontavamo dell’esperienza padre figlio ad una partita di coppa. Una storia riguardo le emozioni vissute durante la sfida di andata, primo match e primo risultato storico dell’avventura europea atalantina, in vista della notte di Goodison Park. 

E adesso? Papà e figlio sono ancora in città, lì abbiamo incontrati per farci raccontare come è andata…

Decollare verso Liverpool il giorno prima della partita è stata una scelta centrata. Per mio figlio, a 10 anni, è la prima volta in Inghilterra. Il viaggio serale dall’aeroporto di Malpensa non lo ha potuto fare dormendo perché ha voluto farlo cantando, insieme ai grandi, fino alla cena delle 23:00, quando si è appisolato in un McDonald’s poco lontano dal centro di una città che pareva Bergamo. Un’altra dimostrazione di forza mi dico io quando in mezzo alle vie vuote spuntano solo sciarpe nerazzurre.

Il Goodison è un stadio scomodo, traballante, dove si respira il calcio. Provo a spiegare a Niccolò che è stato inventato in Inghilterra, annuisce ma non mi crede fino infondo. Qui al primo anello si sta tutti strettissimi e tentiamo di scaldarci in fretta. Adesso sembra crollare tutto, attento Niccolò che si rompe il seggiolino, l’assenza degli inglesi è surreale e arriva il primo gol, quello che meno ti aspetti e che non fa altro che rilanciare il ritmo di noi tifosi rumorosi, in movimento incessante dal primo minuto di partita. 

Saltare con mio figlio è la cosa che più mi imbarazza ma che più mi piace. Lo prendo sulle spalle, perché era questa la promessa, ed è un colpo d’adrenalina dopo l’altro; nemmeno il tempo di consolarlo per il rigore sbagliato che arriva il secondo, poi  il più bello quindi il terzo, al quarto è delirio puro mentre il quinto è più leggero, ci si abbraccia sul posto. Video chiamiamo mia moglie a casa dopo un giorno di astinenza, lei guarda la partita convinta di vederci, noi  sventoliamo le nostre sciarpe. Salutiamo, siamo arrivati, siamo qui, stiamo benissimo è tutto ok, il bambino ha riposato, non ti devi preoccupare, stanotte, amore, sono io che non dormo“.

Subscribe
Notificami
guest
1 Commento
Inline Feedbacks
View all comments
PEGURRI MARINA
PEGURRI MARINA
6 anni fa

Hai fato bene a scriverla….quante emozioni…non si dimenticano…questo e vers passione….per Atalanta?⚽⚽?

Articoli correlati

garics
Le parole del doppio ex in radio in vista del match del Maradona...

Dal Network

Joe Barone non ce l’ha fatta. Dopo il malore che lo ha colpito domenica pomeriggio, si...

Gli USA pronti a ospitare le 32 squadre da tutto il mondo Nell’estate del 2025,...

Diretta tv, streaming e live testuale della partita che può valere la corsa alla qualificazione...

Altre notizie

Calcio Atalanta