Non la mette nessuno, tranne Salvatore Molina nella porta sbagliata. La sfortunata deviazione in lob dell’esterno (destro, per l’occasione) alle spalle di Lezzerini nel tentativo di impedire al cross di Chochev di raggiungere Nestorovski, nella sconfitta casalinga dell’Avellino con il Palermo, fa da cappello alla sedicesima giornata più no che sì degli atalantini parcheggiati in cadetterìa, in cui gli unici a spuntarla sono gli spezzini Guido Marilungo (zero minuti) e Matteo Pessina (play nel rombo di Fabio Gallo). Ma andiamo con ordine: al “Partenio” la frittata al 36′ apre le danze di un match stregato per i Lupi, che nonostante il rosso a Cionek al 42′ ne prendono un altro paio (Gnahoré al 48′, il bomber macedone al 77′) rendendo inutile l’acuto a nove dal novantesimo di Asencio. Emanuele Suagher e Anton Kresic fissi sulla panca; di là, Gaetano Monachello nemmeno convocato per la lesione al vasto laterale mancino rimediata in allenamento.
Continua il percorso piacevole da neopromossa da quartieri alti della Cremonese di Alberto Almici e Michele Canini, ottava a 23 punti (più 4 sugli irpini e sul Perugia) ma frenata dall’occhiale inforcato in trasferta al cospetto di un Ascoli ridotto ai bassifondi: il terzino destro sforna i soliti cross ma dietro soffre un po’ Cinaglia, che ferma con le brusche al 32′ rimediando il terzo giallo stagionale. Un Boris Radunovic non proprio impeccabile nella scelta dei tempi nelle uscite cade a Cittadella (2-1) con la sua Salernitana (poco più sopra della metà classifica, 22) priva di un Patrick Asmah consegnato al sedile accanto a mister Bollini: il portiere serbo si fa infilare due volte di testa, da Varnier (al 23′) appostato davanti al secondo palo sulla palombella di Pasa e da Litteri (82′), che devia da mezzo passo in tap-in dopo la doppia smanacciata sul traversone dalla destra di Schenetti e sulla stoccata di sinistro dell’assistman del vantaggio. Pucino aveva pareggiato al 32′.
In programma c’erano anche un paio di derby tra prestiti nerazzurri. Pari e patta fra la Pro Vercelli del panchinaro Mario Pugliese e la Virtus Entella di Giuseppe De Luca, che propizia il servizio dalla sinistra per l’incornata di La Mantia al 21′ venendo poi sostituito da Luppi due corsette di cronometro dopo la stessa prodezza di Bifulco sul passaggio di Mammarella (65′). Il Pescara di Christian Capone, con Luca Valzania tra le riserve ed Emmanuel Latte nemmeno lì, rimedia uno stordente poker dallo Spezia al “Picco” (33′ Maggiore, 55′ Ammari, 73′ Granoche, 84′ Forte): degli atalantini in bianconero s’è già accennato in premessa, mentre il talento di Abbiategrasso si fa notare per il filtrante del possibile 1-1 di Brugman che invece cozza contro i guantoni di Manfredini.
Assente per squalifica nel lunch match domenicale l’interno Davide Agazzi, il cui Foggia viene battuto a Bari dalla neo capolista al fotofinish al 93′ grazie al foggiano Galano, che sfrutta una palla al bacio della vecchia conoscenza bergamasca Ciccio Brienza, niente ingresso in campo nell’altro derby regionale del calendario festivo per Alberto Dossena (risentimento muscolare, out dalla lista), Simone Emmanuello e Alessandro Santopadre: avanti la Ternana al “Liberati” col rigore di Montalto (36′), concesso per il braccio largo di Del Prete sulla sponda aerea di Tiscione sugli sviluppi di un’azione di Carretta, il Perugia acciuffa lo score al secondo di recupero sempre dagli undici metri grazie a Di Carmine (contatto Vitiello-Terrani; il grifone Volta cacciato all’85’). Nel Monday Night al “Manuzzi” contro il Brescia, invece, il Cesena di Nicolò Fazzi, esterno basso a sinistra ormai in pianta stabile, vola al terzultimo posto (agganciando le Bianche Casacche e i chiavaresi) grazie a Scognamiglio che salta più in alto di tutti al 25′ sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina. Prosegue la riabilitazione dall’operazione al tendine d’Achille sinistro (quello del piede prederito) il terzino Fabio Eguelfi, sotto i ferri l’8 novembre scorso.
