Dopo la traversa colpita al 92′ da punizione dai 25 metri nella partita di Coppa Italia contro il Carpi, occhi puntati su Vanja Milinković-Savić, secondo portiere del Torino (e fratello minore di Sergej, centrocampista della Lazio).
Gazzetta dello Sport e TuttoSport, oggi gli dedicano un articolo: il portiere ha cercato di entrare nella storia del Toro, dato che nessun estremo difensore è mai andato a segno, facendo tremare la traversa. Un calcio piazzato che ha sorpreso tutti, eccetto il Torino perché il serbo si allena anche sui calci piazzati, talvolta in gare con Mihajlovic. Nella seduta di rifinitura di martedì, il mister lo aveva fatto provare sul serio, svela la Gazzetta, e così nell’occasione che si è presentata in partita la squadra ha realizzato quanto sperimentato in allenamento.
“Già da bambino Vanja amava tirare più forte che poteva – rivela il procuratore, l’ex attaccante Mateja Kezman a Tuttosport -. Possiede un gran tiro, lo so da molto tempo. Gli piace da morire sparare le punizioni. E adesso è anche migliorato, visto che come maestro in allenamento ha uno dei migliori interpreti del mondo, Mihajlovic“.