“Voglio vedere un Genoa ‘Rock'”. Guai al lento, chi si ferma è perduto. Dopo tre partite di campionato da 7 punti, con le vittorie corsare di Crotone e Verona inframmezzate dal prestigioso pari casalingo con la Roma, per Davide Ballardini e il suo Genoa appena tirato fuori dalle secche è il momento di provare a espugnare le mura amiche. La metafora musicale è stata la cifra del prepartita con l’Atalanta nella conferenza stampa di sabato pomeriggio al Centro Sportivo Signorini di Pegli.
IL TABÙ MARASSI – “Dobbiamo ritrovare la forza del Ferraris. Dobbiamo sempre fare delle gran partite in casa perché il pubblico genoano merita questo. Ci sostiene e ci spinge sempre – osserva Ballardini -. L’Atalanta è una squadra che gioca a memoria con intensità e qualità, con un bravissimo allenatore. La nostra attenzione è concentrata su questa partita, ora non desidero parlare di altro che di questo impegno”.
DUBBI DI FORMAZIONE – “Laxalt si è allenato a parte, ma sempre molto bene. Valuteremo domani, però sembra che lui ci sarà”. Rientrerebbe, dunque, l’ipotesi di Francesco Migliore largo a sinistra, con Aleandro Rosi inamovibile dall’altra parte.
IL SUMMIT – Il tecnico rossoblù s’è soffermato anche sul blitz del vertice societario di giovedì al campo d’allenamento: “La visita del Presidente Preziosi è stata molto piacevole come la cena successiva. Abbiamo parlato poco di calcio, ci siamo soffermati a parlare d’altro. Sento sempre affetto e stima di tutto l’ambiente: questa cosa fa piacere, ma devo fare bene il mio mestiere”.
LA PARTITA CHE SARÀ – L’uomo in sella ripromette un Grifone a linee strettissime, col solito 3-5-2 che fin qui sta funzionando: “L’impatto della fase difensiva della squadra è legato a disponibilità e sacrificio di attaccanti e centrocampisti. La squadra deve mantenere attenzione, voglia, aggressività e furore”. E davanti? “Pandev si allena molto bene, con intelligenza e qualità. Sono felice per lui. A gennaio avremo a disposizione Rossi, che sta lavorando molto anche individualmente: non vediamo l’ora che arrivi il suo momento”.
BALLA CONTRO GASP – “Gian Piero è un ottimo allenatore, le sue squadre hanno organizzazione, intensità e qualità. Siamo stati al Genoa in situazioni molto diverse”. Allusione al passaggio di panchina tra i due dopo 10 giornate del campionato 2010/2011, con l’attuale alfiere atalantino cacciato dalla presidenza. Il resto è storia: Inter, Palermo, il gran ritorno con qualificazione all’Europa League senza poterla disputare e Bergamo.
Bene lui canta….. la DEA….vi fa ballare…..
Tranquillo Ballardini : te le suoneremo per bene?????
Il rok lo suonano i nostri alfieri 0/3 foza atalanta
Forse an. Giòga mia.
A Marassi ti daremo una grande lezione di Samba!!!
E’ uno degli allenatori più antipatici del calcio Italiano…. Solo a vederlo indispone…
Ballardini asen
e noi ti suoniamo !!!!
Ballardini parla di rock? Fatti un clistere…..