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Il fuorigioco – #quemalasuerte, almeno sulla carta

Come è affascinante e simpatico il calcio dei sorteggi, quello dove per un’ora il pallone, invece che rotondo, diventa… quadrato. Nel momento in cui le palline vengono estratte dall’urna e il sorteggiatore mostra le squadre che si sfideranno c’è sempre la reazione istintiva che porta o ad essere affranti o ad essere entusiasti per ciò che è stato estratto.

Non c’è nulla da fare: in quel momento il pallone non rotola, non ci sono variabili, infortuni, squalifiche, stati di forma. Ognuno giudica “sulla carta” il proprio avversario e in un istante trae le proprie conclusioni. Salvo poi correre ai ripari rilasciando dichiarazioni o post guardinghi, ripescando le celebri frasi fatte: “Avversario ostico”, “Squadra esperta”, “Squadra giovane e con entusiasmo”, “Dovremo stare attenti” e bla bla bla.

La storia è piena di figuracce: una delle più celebri vide protagonista quello che ai tempi era l’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani. Sorteggi dei quarti di finale della Champions League 2003/2004. Il grande Milan di Carlo Ancelotti pesca il modesto Deportivo La Coruna e Galliani viene pizzicato dalle telecamere mentre con un ghigno di goduria si vede già tra le migliori quattro. Ed effettivamente a San Siro è una passeggiata, ma al Riazor succede di tutto: il Milan perde 4-0 e dice addio ad una delle edizioni più sorprendenti della coppa dalle grandi orecchie.

Anche Francesco Totti ieri, quando ha visto che la sua Roma aveva pescato gli ucraini dello Shakhtar si è lasciato andare ad un sorriso rilassato. Perché sulla carta la Roma se la può giocare alla grande contro questo tipo di squadre. Sulla carta. Ecco perché, sulla carta, risulta complicato e un po’ fuori luogo per gli atalantini essere contenti di aver pescato il Borussia Dortmund, che non starà attraversando un grande periodo di forma, che non sarà quello delle recenti finali di Champions, ma è pur sempre una delle favorite alla vittoria finale a questo punto. E siamo solo ai sedicesimi.

Gasp ha detto che sarà bello misurarsi coi più forti. Parte del tifo nerazzurro ha subito detto “paura di nessuno”. Romantico, coraggioso, in parte forse vero, ma sulla carta questo è un pessimo sorteggio soprattutto perché – ci ripetiamo – siamo solo ai sedicesimi. Il suo sogno l’Atalanta l’ha già vissuto alla grande con le notti magiche del girone. Giunti qui bisognerebbe forse ragionare in modo più pratico e sperare di incontrare avversari alla portata. Sulla carta. Perché poi la palla è rotonda, perché poi l’Atalanta ci ha abituato a tutto, perché poi ha dimostrato di potersela giocare con tutti, perché poi quell’amichevole estiva…

Insomma forse – e questo è l’altro aspetto bello e ironico dei sorteggi – sarebbe stato meglio pescare il Rovetta oppure il Brusaporto come hanno detto Kurtic e Masiello in una Instagram story di Andrea Petagna. Sempre sulla carta, si intende…

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