Questa volta non è stato completamente nero il primo tempo della squadra di Gasperini, ma all’inizio della gara ci è parso di vedere un copione già scritto. Alle spalle gli impegni in Europa, l’Atalanta delle trasferte di serie A riparte con il piede sbagliato: sotto di un gol al 4’, difesa impietrita. Prima si fa scappare Bertolacci e poi offre passaggi in area piccola a Laxalt e a Rigoni.
Davanti, Petagna colpisce Izzo invece della porta. Poi Masiello entra in ritardo, si fa ammonire e il nervosismo si impossessa di lui.
Ma questa volta la concentrazione non torna nella ripresa, in quel secondo tempo in cui l’Atalanta è solita ribaltare le carte in tavola come contro il Bologna, come contro il Verona.
Questa volta la reazione arriva alla fine del primo tempo: un passo in avanti, chissà, per arrivare a finire il girone d’andata avendo imparato la lezione.
Perché non occorre incassare per impostare la sveglia o posticiparla di 45′: bisogna partire lucidi fin dal calcio d’inizio, per mettere subito quel tocco d’azzurro al nero degli ultimi (primi) tempi.
L’importante è che abbiamo 23 punti. Abbiamo vinto. Basta è avanza!
Ci sono anche gli avversari…
Non dobbiamo dimenticarci che non siamo il Barcellona o il Real Madrid .
Dall’altra parte del campo ci sta un’altra squadra che come la nostra non vuole perdere.
La partita andava chiusa prima…
Vinto basta
Iniziò… mhhhh un po’ in difficoltà… poi….poi abbiamo iniziato a giocare come sappiamo e abbiamo creato diverse occasioni da goal…. Vittoria molto importante per rimanere nel gruppo Europa .
Dal 25′ in poi, gradatamente pallino del gioco in mano alla Dea. Ricordiamoci però che le partite finiscono “quando arbitro fischia”.