Oggi il mondo atalantino si è svegliato con una bellissima quanto attesa notizia: Gian Piero Gasperini ha ricevuto il premio di allenatore dell’anno.
Italiano, perché che lo fosse per Bergamo già si sapeva da più di un anno. Ora, oltre che nerazzurro è anche azzurro il suo riconoscimento: una rivelazione che ha portato in alto la Dea in un cammino ancora lungo.
Il mister è uno che si fa sentire e, in una parola, è pre-sente: scalpita in panchina e sente prima ciò che sta per accadere alla sua squadra. Azzecca i cambi, si sbraccia e grida alle “belle statuine” di non farsi mangiare dagli attaccanti, come riportavano in più occasioni i telecronisti di Sky e Premium. L’Atalanta ieri ha avuto le orecchie da mercante per 44′ ma poi i messaggi del mister sono arrivati forti e chiari ai nerazzurri in difesa e in attacco.
Nel presente che vive Gasperini l’azzurro è il colore dominante: e chissà che un domani nemmeno troppo lontano azzurro non lo diventi davvero. Su quella panchina della nazionale ancora vacante.