La Gazzetta dello sport oggi parla della prima vittoria in trasferta dell’Atalanta, ottenuta martedì sul campo del Genoa. Questo successo e i tre punti, che permettono di raggiungere l’ottavo posto subito sotto il Milan, sono letti come l’importante segnale di svolta in campionato che si stava aspettando. Perché se in Europa le prestazioni erano convincenti, l’andamento in Serie A era diverso. Che sia la partita spartiacque per un nuovo percorso nella massima serie?
Viene spontaneo paragonare la stagione attuale nerazzurra con quella passata, anche se bisogna ricordare che non c’era l’impegno di Europa League.
Pur avendo un passo diverso, i numeri sono molto simili: nel 2016/17 era sesta con 5 punti in più rispetto ad oggi (28 rispetto ai 23), aveva vinto 9 volte (oggi 6), 1 pareggio (conto 5) e perso 6 partite (sconfitte attuali 5). Per quanto riguarda i gol: aveva segnato 25 reti, solo due in più rispetto a questa stagione, e quelli subiti sono gli stessi (20).
Sono cambiati gli uomini, anche se senza troppi stravolgimenti: l’anno scorso i capocannonieri erano Kurtic e Kessie con 5 gol, mentre oggi è Bryan Cristante che ha realizzato lo stesso numero di reti. Anche se non è un attaccante, ma un centrocampista capace di ricoprire più ruoli, si è inserito negli schemi offensivi di Gasperini segnando anche tre gol nella competizione europea. Poi c’è Petagna, centravanti atipico, ma prezioso, che ha la fiducia del mister e infine capitan Gomez in ripresa.
Assolutamente si…???????