L’Eco di Bergamo in edicola oggi propone l’intervista a mister Edy Reja, 72 anni, che nella sua lunga carriera da allenatore è stato anche sulla panchina di Genoa, Lazio, Napoli e Cagliari.
Si confessa tifoso dell’Atalanta: «Ho allenato le quattro squadre che hanno giocato lunedì e martedì, e confesso che mentre le altre le guardo volentieri, quando gioca l’Atalanta mi scopro tifoso. Quando gioca io mi diverto come un matto. So che l’Atalanta è il frutto di una programmazione che va controcorrente. In Italia solo la Juve è più forte dell’Atalanta, in questo senso. Tutti hanno fretta e bruciano le tappe, a Bergamo fanno il contrario e si prendono tempo. Poi vedi la squadra giocare e capisci perché».
Riguardo la partita a Genova: «Vedere l’Atalanta è spettacolo puro. A Genova i cambi sono stati decisivi. La squadra è partita male, si è scossa, ha preso il sopravvento, ha meritato di vincere. Quando ha tolto Petagna per pareggiare la mediana ho detto: grande Gasp, e tra un po’ mette il danese. L’Atalanta è forte per quello che ho visto al gol di Masiello: è andato ad abbracciare quelli della panchina. E gli altri l’han seguito».
Sul prossimo match contro la Lazio: «L’assenza di Immobile costringerà Inzaghi a scelte inedite, vedremo se giocherà Felipe Anderson. Gasperini non gli dovrà concedere il contropiede, perché la Lazio è formidabile. Ma l’Atalanta sa sempre cosa fare, non si farà sorprendere. Gasp è bravissimo nella fase difensiva. Tu guardi i movimenti e capisci che tutti sanno sempre cosa fare».
Grande!!!!
E.Grande.Uomo oltre che.allenatore.Bergamo e i Bergamaschi non dimenticano.
Vero Galantuomo
Gran signore..!!