Uno andava di moda come esponente del calcio champagne sotto la Maresana prima dell’approdo di Gian Piero Gasperini, l’altro se non passa tuttora per l’anticalcio poco ci manca. Gigi Delneri e Stefano Colantuono, rispettivamente una e due vittorie corsare a cranio, sono gli ultimi due allenatori dell’Atalanta in grado di rincasare dalla tana del Milan col bottino pieno.
Il Profeta di Grugliasco, quindi, sabato dovrà tentare di ripercorrere le orme di quello di Aquileia e quello di Anzio. Da una posizione di privilegio, visto che il primo è abbastanza fresco di esonero a Udine e l’altro sverna in B in sella alla Salernitana da cambio in corsa di Alberto Bollini, ex vice del suo sostituto in nerazzurro Edy Reja.
Pronti, partenza, via. 30 marzo 2008, Francesco Conti a dirigere dalla panca perché il Baffo bleso è squalificato, la settima su nove affermazioni totali in regular season della provincia sulla metropoli. Floccari su azione tambureggiante di Ferreira Pinto, Langella che festeggia degnamente il compleanno numero 31, Maldini di testa e paratona risolutiva di Nandone Coppola sul possibile 2-2 dal dischetto di Andrea Pirlo (fallo di Rivalta su Ambrosini) praticamente allo scadere, con Carletto Ancelotti ammutolito.
Quindi le due del Cola, uno che l’ha sempre saputa lunga quanto alla purga da far inghiottire alle big. 15 settembre 2012, in notturna, di là Massimiliano Allegri che ingoia l’amara pillola ammannitagli da Luca Cigarini col mancino dal limite appoggiato da German Denis. Due elementi della colonna vertebrale della Dea versione anziate atto secondo, col terzo, il Frasquito, la bottiglietta pronta a far saltare il tappo fra le linee, a servire al Tanque il matchball contro Pippo Inzaghi del 18 gennaio 2015. Il pelato avrebbe vinto in seguito solo il primo febbraio col Cagliari, concludendo la sua avventura a Bergamo esattamente un mese dopo, quarto ko consecutivo in casa con la Samp e il mercoledì successivo tanti saluti. Così va il mondo.
Fatto!