Non solo il ballottaggio Calhanoglu-Cutrone, per non parlare della disfida Kalinic-André Silva per lo spot di punta centrale nel trio anti Atalanta completato a destra da Fabio Borini, l’unico che a poche ore dalla partita-verità del Milan pare sicuro del posto in avanti. A tenere banco in casa rossonera è l’ormai famigerato ritiro punitivo, giudicato “necessario e inevitabile” dallo stesso allenatore Rino Gattuso ma del quale non si conosce il termine ultimo.
Sfogliando i giornali e pescando le indiscrezioni dal web si evince che l’idea del front office societario, concorde in blocco sulla necessità di rinchiudere i giocatori a Milanello da martedì, sarebbe di mettervi fine proprio sulla base del risultato di stasera.
L’incertezza di fondo si alimenta con le polemiche da tira e molla da calciomercato che vedono al centro Leonardo Bonucci, in predicato di mollare gli ormeggi in direzione Chelsea: i tifosi non gli hanno ancora perdonato la cena prenatalizia a Torino con Barzagli, Chiellini e Marchisio di domenica scorsa, con la disfatta di Verona ancora freschissima. Il tecnico e il club hanno pubblicamente difeso il capitano.