Nel prepartita di sabato sera, osservando gli occhi dei giocatori nerazzurri si intravedeva qualcosa di diverso dalla semplice concentrazione. C’era consapevolezza e orgoglio.
L’esame di prova di San Siro è stato superato a pieni voti e va a chiudere, alle soglie del periodo natalizio, una parentesi fantastica iniziata con lo 1-4 di gennaio a Verona. Sì, perché questa provinciale ha fatto davvero qualcosa di storico. Un gruppo giovane, senza un attaccante da doppia cifra, con un 10 considerato bollito, con degli azzardi in mediana e con una difesa sulla carta non propriamente di garanzia non si è limitato ad una salvezza tranquilla. Ha interpretato un calcio nuovo che ha portato questa piccola realtà a farsi bella anche sul palcoscenico europeo.
Gasperini si è presentato al suo esordio a Bergamo con una partita mai vista. Prendere 4 gol in casa fa male, ma segnarne 3 ad una compagine come la Lazio non era un compito facile.
All’inizio tutti erano perplessi. I centrali non avevano capito i movimenti, si difendeva in due ma ad attaccare si era in dieci. Un gioco che pian piano è diventato vangelo nelle teste dei giocatori. Un’interpretazione della partita propositiva, d’attacco, con il difensore centrale che si butta in area avversaria, con il controllo della partita a ritmi bassi che ha letteralmente fatto impazzire la piazza.
È qui che viene fuori l’orgoglio perché più che mai e più che altrove a Bergamo la squadra si identifica con la città.
Quei precetti dell’essere bergamaschi quali il lavorare, il non mollare mai, e il preferire l’immediatezza alla retorica sono entrati anche nella logica della società. Sempre a testa bassa lottando su ogni pallone dalla prima all’ultima partita, puntando fissi ad un obiettivo continentale ma con i piedi a terra. Mai una dichiarazione fuori posto, mai una polemica, sempre e solo una gioia. Un calcio felice, immediato e quasi ingenuo che fa invidia a tutta Italia e che le testate di mezza Europa indicano come esempio da seguire.
È in questo clima perfetto che arrivano le feste a Bergamo con la speranza per i tifosi che passino in fretta dato che la voglia di continuare a sognare, anche nel 2018, è tanta.
ESSERE ATALANTINI ESSERLO DENTRO…….. LE BANDIERE NON SONO GLI OTTIMI GIOCATORI MA UOMINI D’ESEMPIO E RICCHI DI VALORI
Con una dirigenza così, un allenatore così, e soprattutto UN GRUPPO DI UOMINI GIOCATORI COSI, non è da tutti i giorni, godiamoci, il momento siete fantastici state facendo sognare un’intera fifoseria Atalantina e un intera città nero, blu, complimenti per questo meraviglioso sogno forza Dea
Siiiiiiiiiiorgoglio nostro .
Grande Atalanta! Tifoso Viola
Il vostro
Il regalo più bello!
Buon Natale
La più bella Atalanta di sempre. 40 di abbonamento to, lo posso dire. Grazie a Gasperini e alla Società
Articolo stupendo e molto reale complimenti