Un ciclo di ferro da affrontare senza il capocannoniere e, insieme, il giocatore più performante. Due figure in una, ovvero Joao Pedro, lo stangato speciale del giudice sportivo, che oltre all’Atalanta – sarebbe stato ugualmente appiedato per motivi fisici: frattura al terzo metacarpo sinistro, operato alla mano – sarà costretto a saltare un altro tris secco di impegni di campionato. Juve, Milan e Crotone l’infilata di partite cruciali che Diego Lopez affronterà senza la sua punta di diamante, cinquina nella casella dei marcatori e poker dietro la lavagna per il pestone di venerdì scorso a Chiesa a palla lontana.
Privi di un giocatore duttile, sostanzialmente un trequartista che coi suoi rientri è il primattore della fase difensiva, i sardi avranno le loro belle gatte da pelare, anche perché il brasiliano insieme a Marco Barella è statisticamente l’unico a mettere palloni in porta lontano dalla Sardegna Arena. Si contano sulla punta delle dita le possibili alternative tecnico-tattiche, mancando forzatamente all’appello il numero 10 abituato a giocare in appoggio allo sfondatore Leonardo Pavoletti. Davanti non restano che Marco Sau, ex AlbinoLeffe che a Bergamo avrebbe il classico deja vu, pur non avendo mai affrontato i nerazzurri nel derby, e Diego Farias, fra parentesi in cima alla classifica degli assistman di squadra a quota 3.
Si tratta di due punte rapide e leggere, agli antipodi rispetto al longilineo Pedro: l’uno punta direttamente la porta senza troppi fronzoli, l’altro sa dare del tu alla palla e in uno contro uno ha una delle sue specialità. Fin qui, una rete a cranio: il nuorese – che col Benevento ha sbagliato un penalty – contro il Crotone alla terza giornata, l’altro brasileiro col gollonzo direttamente sul rinvio del portiere Viviano contro la Sampdoria. Chance pari allo zero, invece, per Federico Melchiorri, ancora fermo al palo dopo la rottura del crociato il 17 dicembre dell’anno scorso a Empoli, e Niccolò Giannetti, ex Juve e Siena che fatica a trovare spazio.