Bergamasco di nascita e “Atalantino da sempre, tanto da andare spesso allo stadio prima di approdare in prima squadra“, come ci dice in apertura, Andrea Lazzari ha saputo farsi apprezzare anche in Sardegna nei tre anni in cui ha indossato la maglia del Cagliari, con cui ha raccolto 99 presenze e 9 reti.
Lazzari, se le dico Atalanta?
“Mi vengono in mente tanti bei ricordi, dai viaggi in pulmino dalla Casa del Giovane a Zingonia, fino all’esordio in prima squadra e al primo gol in Serie A. Devo molto alla società nerazzurra”.
Per certi versi questo nuovo ciclo assomiglia molto al suo.
“È vero. All’epoca arrivavano in prima squadra più giocatori del settore giovanile, ma ora, dopo un periodo di appannamento, la società è tornata a sfornare giocatori giovani e di qualità. La squadra di Gasperini gioca un calcio propositivo, ha elementi di qualità come Ilicic, Papu Gomez, Cristante e anche i difensori sono buoni palleggiatori e cercano di venire fuori dalle situazioni difficili sempre col fraseggio. Il doppio impegno campionato e coppa si farà sentire, ma io penso che la squadra possa qualificarsi ancora per l’Europa League”.
Ci sta il paragone tra lei e Cristante?
“Sì, ma io non facevo così tanti gol (ride, ndr). Lui ha la dote di riuscire ad andare spesso a segno oltre che fare un lavoro scuro molto prezioso”.
Come vede il Cagliari in questo momento?
“È una squadra viva. Contro Roma e Fiorentina non meritava di perdere. Il cambio di allenatore ha portato un’iniezione di fiducia e penso che riuscirà a salvarsi”.
Tra l’altro lei conosce bene Lopez…
“Sì perchè è stato il mio capitano proprio a Cagliari. Era un ottimo capitano e una grandissima persona. I valori che aveva da giocatore li sta trasmettendo anche da allenatore e per questo sono certo che farà bene”.
Dopo tanto girovagare ora sta provando ad aiutare il Fano a salvarsi in Serie C.
“Qui mi sto trovando bene. Dopo essermi allenato a lungo con loro, a ottobre mi hanno tesserato. Stiamo faticando un po’ ma stiamo cercando di risalire, la classifica è corta e siamo convinti di potercela fare. Sarebbe un bel traguardo, così come lo sarebbe l’Europa per l’Atalanta e la salvezza per il Cagliari”.
Grande Andre