3 motivi per gioire su 34 apparizioni all’ombra della Maresana. La storia dei precedenti diretti del Cagliari a Bergamo è la rappresentazione più compiuta del significato del fattore campo. Perché l’Atalanta, che ha prevalso in 6 (3 di fila) delle ultime 10 sfide in casa, contro i sardi ha fatto bottino pieno all’ormai ex “Comunale” ben 25 volte (15 in A, 5 in B e altrettante in Coppa Italia) sulle 30 complessive pareggiando in 6 occasioni (su 15) e rimediando – appunto – solo 3 sconfitte (su 23). 71 a 31 il quoziente reti tra le mura amiche, a fronte del 94 a 88 globale.
Sono ben 27 anni che manca il segno 2, precisamente dal 27 ottobre del 1991, Bruno Giorgi e Carletto Mazzone (fresco rimpiazzo di Massimo Giacomini) sulle rispettive panchine, Pistella (doppio giallo) e Bigliardi (rosso diretto) espulsi nel finale: a decidere, al 13′, José Oscar Herrera, futuro nerazzurro (dal ’95 al ’97, 1 campionato cadetto e 1 al piano di sopra con Emiliano Mondonico) che avrebbe replicato la prodezza al “Sant’Elia” nel ritorno del secondo turno di Coppa Italia il 31 agosto 1994.
Nel segno di Gigi Riva le altre due affermazioni dei portacolori di Casteddu nel santuario della Dea. L’1-0 del 28 marzo ’65 firmato da Rombo di Tuono dopo un settebello di cronometro (Ferruccio Valcareggi contro Arturo Silvestri) e il 2-1 del 18 maggio ’69 (45′ Riva, 51′ Novellini, 57′ Boninsegna). I tecnici nella data alle soglie dell’allunaggio erano Carlo Ceresoli, subentrato a Silvano Moro a sua volta sostituto di Stefano Angeleri, e Manlio Scopigno; il ko coincise con la trentesima giornata, l’ultimo posto e la retrocessione dei bergamaschi.
Sulla scorta delle prodezze dell’uruguaiano di cui al secondo paragrafo, citazione d’obbligo per un altro famoso doppio ex che ai tempi si divertiva ad accendere la miccia. Simone Loria, difensore goleador forte in acrobazia e sulle palle inattive, all’Atalanta segnò 5 gol di cui ben 3 in maglia Cagliari (con Siena e Bologna gli altri). In B, nel 2-1 dei locali (Mandorlini contro Ventura) il 27 settembre 2003 (vantaggio di Marcolini, matchball di Budan) e nel 5-1 rossoblù nell’Isola il 29 febbraio 2004 (Edy Reja in panchina).
In A, invece, nel 2-2 sempre sotto le Mura Venete del 23 ottobre 2004: Pazzini, Esposito e Montolivo gli altri marcatori; Daniele Arrigoni sulla tolda, espulso l’attuale mister della Primavera Massimo Brambilla in avvio di ripresa per somma di ammonizioni. Ma c’è anche la prodezza a divise invertite, nel 3-3 al Nord del 25 ottobre 2006, la battaglia fra strateghi Stefano Colantuono-Marco Giampaolo: nel tabellino spazio anche a Bianco, D’Agostino, Suazo su rigore, Ventola e Doni in una spettacolare gara a inseguimento.