L’impegno è di quelli scomodi, oltretutto infilato subito dopo le feste tra l’ultima di andata e la prima di ritorno di campionato, ma il quarto di finale di Coppa Italia stasera in casa del Napoli (ore 20.45) per l’Atalanta è decisamente un appuntamento con la storia. Nella presentazione della partita sull’edizione odierna, L’Eco di Bergamo rimarca i quasi tredici anni passati dall’ultima volta nerazzurra a questo punto del cammino nel trofeo della coccarda.
Il 27 gennaio e il 16 febbraio del 2005, quando la formula prevedeva ancora andata e ritorno, l’ostacolo si chiamava Inter, vittoriosa a Bergamo (1-0) e al ritorno a San Siro (3-0). Era la Dea neopromossa di Delio Rossi, subentrato ad Andrea Mandorlini, con Davide Sinigaglia in attacco. Un traguardo, l’antipasto delle semifinali, cui i bergamaschi erano approdati ben quattro volte nei sei anni precedenti (1997/98, 1998/99, 2000/01 e 2001/2002), e che verrà onorato stasera col rientro sicuro di titolari quali Berisha, Caldara e Cristante. Nell’edizione del ’96 superare lo stesso scoglio di stasera spianò alla banda di Emiliano Mondonico la strada della doppia finale persa con la Fiorentina.
Molte le incognite, anche dal sapore suggestivo dell’amarcord, per il quotidiano cittadino. Soprattutto davanti, dove il prestito del Benfica dovrebbe fare il guastatore tra le linee dietro Cornelius o Ilicic schierato falso nueve, senza contare Orsolini sempre alla ricerca di spazio e utilizzato nell’ottavo col Sassuolo del 20 dicembre. In campionato, al “San Paolo”, Gian Piero Gasperini puntò sullo sloveno dietro Gomez e Petagna con il goleador Cristante in mediana, salvo poi cambiare copione con de Roon al posto del triestino finendo per perdere 3-1. Le statistiche dicono che partire forte significherebbe comunque essere già a metà dell’opera, perché i partenopei in campionato hanno subito il 38% dei gol (5) nel primo quarto d’ora e il 31% in quello finale (4).