23 gol in 81 presenze: le cifre accumulate da Roberto Inglese nella sua esperienza triennale al Chievo con ogni probabilità si fermeranno qui. In primis per la botta alla tibia e il dolore al ginocchio accusati nel ko di Benevento alla vigilia di San Silvestro, e poi perché il Napoli vuole cautelarsi da eventuali ritorni in infermeria del lungodegente Milik.
Il cartellino dell’attaccante ventiseienne nativo di Lucera è comunque già tutto azzurro, dal 31 agosto 2017: si tratta di un ritorno anticipato dal prestito annuale. Salvo complicazioni legate al recente infortunio, il centravanti – Sarri non ne ha nemmeno uno sano a disposizione – è destinato ad approdare a Castel Volturno alla ripresa dei lavori durante la sosta di gennaio, poco prima del 14. A insistere, oltre al tecnico, anche il direttore sportivo Cristiano Giuntoli, che l’aveva voluto e lanciato al Carpi nell’estate del 2013.
“Prima o poi andrò lì, subito o a giugno non lo so. Non ho vissuto lo spogliatoio e ho conosciuto solo Insigne, in Nazionale – ha affermato a la Repubblica il giocatore -. Sono andato via di casa a 13 anni, mi pesa vedere i miei genitori ogni tre o quattro mesi. Nel Napoli non so se sarò all’altezza, non mi vergogno a dirlo”.
