Lunga intervista a Zibì Boniek oggi su L’Eco di Bergamo.
Classe 1956, centrocampista con il vizio del gol, dopo tre stagioni alla Juventus, dal 1985 al 1988 ha vestito la maglia della Roma: anni ricchi di successi. Dal 2012 è il presidente della Federcalcio Polacca.
«Faccio i complimenti all’Atalanta. A Napoli, grande partita. Come in Europa League. E come l’anno scorso».
Contro la Roma come sarà? «Gara stimolante ed equilibrata. Anche la Roma è forte. Tradizionalmente dicembre per la Roma è un mese complicato. Si perde sempre per strada qualche punto. A Dzeko manca Salah. Mi spiego: Perotti ed El Shaarawy ora giocano larghi, puntando i difensori, ma non vanno in profondità negli spazi vuoti. Salah s’infilava con la sua velocità e liberava Dzeko».
E’ il terzo impegno in sette giorni: l’Atalanta potrebbe presentarsi stanca? «L’escludo. Vincere carica. In Italia sarebbe ora di smetterla con questa storia degli impegni ravvicinati. I giocatori sono giovani, c’è il turnover. Non diamo loro alibi fasulli».
Cosa o chi l’ha colpita dell’Atalanta? «Individualmente Gomez catalizza le attenzioni, così rapido, veloce, anche se paga la sua scarsa fisicità. Ma è il collettivo che fa la differenza. E a Napoli il collettivo è stato esaltato da una notevole dimostrazione d’intelligenza tattica».