Sulla Gazzetta dello sport di oggi si parla anche di Castagne, Gosens e Cornelius.
E’ riduttivo chiamarle seconde linee, perché sono una risorsa aggiunta proprio come hanno dimostrato al San Paolo.
Robin Gosens ha mostrato più volte accelerazioni e dai suoi piedi sono partite le azioni dei gol. Andreas Cornelius ha messo lo zampino nel vantaggio nerazzurro. E Timothy Castagne ha scelto la partita giusta per realizzare il suo primo gol nerazzurro.
La rete di Castagne, terzino destro venuto dal Belgio (qui l’approfondimento della nostra redazione), ha spianato la strada al successo nerazzurro, costringendo il Napoli ad aprire spazi per il contropiede, sfruttato poi da Gomez e ha dato nuova forza alle iniziative dello stesso giocatore che si è mostrato più disinvolto, aggressivo, determinato. Castagne ha giocato finora 12 partite (7 in campionato, 2 in coppa Italia e 3 in Europa League).
Gosens, chiamato per sostituire Spinazzola sulla fascia sinistra, ha giocato 11 partite (7 in campionato, 2 in coppa Italia e 2 in Europa League) e, di lui, finora si ricorda soprattutto il gol del parziale 3-1 contro l’Everton, a Goodison Park (5-1 per l’Atalanta alla fine). Dal piede di Gosens contro il Napoli sono partite le azioni dei due gol. Nella sua prestazione anche tanta energia e una spiccata attitudine ad innescare i capovolgimenti di fronte. Peccato solo per il ritardo nella chiusura in occasione della capocciata di Mertens.
Cornelius è a quota 17 presenze e 5 gol in totale; 12 e 2 reti in campionato; 2 e 1 in coppa Italia; 3 presenze e 2 gol in Europa League. Al San Paolo non ha segnato, ma ha lottato contro la difesa del Napoli. Ha fatto sentire forza, temperamento e peso specifico.
È vero a Napoli hanno dimostrato ….
Grande cornellius ha fatto reparto da solo è da sgrezzare però la sostanza c è