A Zingonia sul calcio non si scommette. Casomai sul vivaio e sui giovani, il ricambio generazionale di un’Atalanta che tende sempre di più a confezionarsi in casa il prodotto da vendere sul mercato dopo averlo valorizzato con la vetrina del campo. Ma il messaggio dell’incontro tenutosi oggi presso il Centro Bortolotti, proprio a favore dei futuri campioni in erba in forza al settore giovanile guidato da Maurizio Costanzi, suona come un imperativo categorico: il gioco è solo quello a pelo d’erba, le divagazioni da tavolino coi soldi di mezzo non sono consentite.
Quello di oggi era solo l’ultimo in ordine cronologico di una serie di seminari sul tema del gioco d’azzardo legato agli eventi sportivi, a cura di Federbet AISBL, federazione europea specializzata nel controllo del fenomeno. Dopo il confronto di novembre con la prima squadra, è stata la volta della cantera. Nella press room ha tenuto lezione l’avvocato Francesco Baranca, direttore generale dell’associazione no profit che, in linea con il codice etico del club, svolge il costante monitoraggio del mercato delle quote relativo alle partite dei nerazzurri. Il primo di una serie di appuntamenti per approfondire i rischi legati al betting.