L’anno scorso la Dea ha giocato il campionato dei goleador: a parte Gomez nel girone di ritorno, nessun calciatore si impose più degli altri nel trafiggere la porta avversaria e ogni partita regalava il nome di un nuovo marcatore da aggiungere all’elenco dei bomber della squadra nerazzurra.
Quest’anno, senza Senza Kessiè, Gagliardini, Conti, Paloschi e Pinilla, si poteva pensare che le cose sarebbero andate diversamente, ma non è stato così: la Dea ha perso meno partite rispetto allo scorso anno, e proprio grazie ai numerosi gol che le hanno permesso di recuperare da un risultato negativo.
I numeri lo confermano: confrontando i due campionati, dopo la ventesima giornata, la Dea ha perso una partita in meno. Sette sconfitte lo scorso anno, sei in quello in corso.
La pareggite però è diventata una brutta malattia a Bergamo, da cui l’Atalanta è da poco guarita: la scorsa stagione solo due volte un identico punteggio al tabellino coinvolse l’Atalanta nelle prime venti partite, mentre quest’anno è capitato già una mezza dozzina.