Un avvio ad alti ritmi, con il Napoli a difendere fin da subito. Poi, la rete ospite, ma a culmine di una gara che la Dea non avrebbe meritato di perdere: l’Atalanta di Gian Piero Gasperini non riesce a fermare la capolista del campionato e si arrende, dopo aver disputato una grande partita.

Berisha 6: poco, o nulla, chiamato in causa nel primo tempo. Al 5′ della ripresa compie un prodigioso intervento su Callejon, salvando il risultato. Non può nulla quando Mertens si presenta davanti alla sua porta, mentre Rog lo grazia in extremis.

Toloi 6: il suo è un lavoro sporco, forse meno all’occhio ma ciò nonostante utile. (Dal 79′ Orsolini 6: consente ai suoi di recuperare metri, dopo il vantaggio ospite).

Caldara 6: Insigne è un cliente difficile, ma regge il confronto. Si perde, però, Mertens in occasione della rete del vantaggio napoletano. Poi va in confusione sull’attaccante belga.

Masiello 7: qualche dubbio al 30′ chiudendo forse fallosamente Insigne in area, ma dieci minuti dopo compie un intervento strappa applausi in rovesciata. Si ripete all’inizio della ripresa, quando salva sulla linea di porta dopo l’intervento di Berisha. Sfortunatamente tiene in gioco Mertens, sugli sviluppi dell’azione che porta al vantaggio partenopeo.

Hateboer 6: come il resto della squadra, viaggia a ritmi alti fin da subito. Accorcia spesso sul portatore di palla azzurro, utilissimo. Nella ripresa è meno reattivo del primo tempo.

Cristante 6,5: parte molto bene, forse il migliore dei primi venti minuti. Domina in mezzo al campo vincendo ogni contrasto con gli avversari. Poi a venti dalla fine sfiora l’eurogol del pareggio, uno strepitoso Reina gli dice di no.

Freuler 6: è pronto a ripiegare anche in difesa, la sua squadra ringrazia. Nella ripresa non incide come il compagno di reparto Cristante.

Spinazzola 6: una spina, di nome e di fatto, per la fascia napoletana. Col passare dei minuti, però, si rende meno pericoloso ma più utile in fase di copertura (Dal 61′ Gosens 5,5: si presenta con un fortuito fallo su Callejon, poi niente di rilevante).

Ilicic 6: numeri d’alta scuola per lo sloveno, utile anche in fase di copertura quando serve. Lontano parente dell’Ilicic che, a Palermo e Firenze, stazionava solo nell’area di rigore avversaria. (Dal 75′ Haas s.v)

Gomez 5,5: spesso e volentieri rientra a centrocampo per aiutare la squadra, gli manca il dialogo con Petagna. Nel secondo tempo prova qualche incursione solitaria, ma non è la sua giornata.

Cornelius 5,5: lotta tanto, Koulibaly gli chiude il raggio d’azione ma riesce a dare una mano ai compagni.

Gritti 6: aveva una statistica a favore, oggi invece deve fare i conti con una sconfitta immeritata. I cambi cercano di dare una svolta alla Dea, ma forse la fisicità di Petagna sarebbe servita.