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Nerazzurri in prestito, 3a parte – Parigi non vale una messa, Lunetta vede rosso

Nel girone C sorriso nerazzurro a metà nella Reggina vittoriosa al “Granillo” sulla Paganese. Tiziano Tulissi subentra a Sparacello a dieci dal novantesimo procurandosi il penalty decisivo poi trasformato da De Francesco all’85’ grazie a un’incursione fulminea sul pallone dalla sinistra di Armeno stoppata fallosamente da Meroni, mentre Tommaso Cucchietti – scuola Toro – aveva parato (terzo stagionale) al 31′ quello del possibile vantaggio di Scarpa giustificando ancor di più la panchina perenne di Alessandro Turrin. Se negli amaranto (24 e zona salvezza) fa da spettatore anche il centrale Riccardo Gatti, un atalantino su tre pure nella Juve Stabia (29, playoff: autogol di Zanini al 29′ su cross di Canotto) acciuffata dal Catanzaro (espulso Marin per rissa al 35′, Letizia di testa all’87’ su traversone di Onescu): Valerio Nava sulla destra tampona e spinge da par suo (Nordi deve uscire al limite a metà del guado) prima di arrendersi ai crampi (77′, entra Allievi), Alex Redolfi assaggia il sedile e Luca Zanotti con la sua tribuna conferma il momento no dei guantipedi parcheggiati nel limbo dei professionisti.

Nei giallorossi di Calabria (25) l’esordio per Stefano Cason (ex Carrarese) e Modou Badjie è rinviato, nel derelitto Akragas (ultimo a 10) Giacomo Parigi trova l’effimera gioia del vantaggio in rimonta al 48′ sul Monopoli ribadendo nel sacco dopo la respinta di Mercadante sulla sua stessa conclusione innescata da Carrotta: il botta e risposta tra Sarao (30′) e Salvemini (35′, rigore) e il secondo gol in campionato dell’aretino, però, trovano come seguito i punti decisivi di Bei (51′) e dello stesso Mercadante (78′). Col “De Simone” occupato nel festivo, non poteva che anticipare al sabato il Siracusa dell’altro centravanti Simone Mazzocchi, vanamente subentrato all’infortunato Scardina a ko ormai consumato dal Rende (sorpasso, 34 a 32) grazie allo stacco di Porcaro sul calcio franco di Laaribi. Il prefestivo secondo gli orari invernali è il regno del girone B, in cui il transfuga fanese Mirco Miori ha conosciuto il battesimo del fuoco in maglia Triestina (26, playoff): due miracoli sul ravennate Cenci (14′) e Maistrello (96′, sponda di Magreglia), ma sul secondo De Sena pareggia i conti aperti al 78′ da Petrella. La testa di Mattia Marchi (72′) regala il terzo posto a 32 ex aequo con la Samb alla FeralpiSalò che tiene Stefano Marchetti tra le riserve, sorte toccata del resto all’altro mastino Andrea Boffelli nel Mestre (27) corsaro in remuntada a Gubbio (11′ Casiraghi, 43′ Beccaro – sospetto offside: espulso per proteste il tecnico di casa Dino Pagliari, zio dell’atalantino Giorgio -, 57′ Spagnoli e 93′ Martignago).

Vittoria al sapore di salvezza diretta, a Teramo, per il fallito Vicenza (24; 49′ Bacio Terracino, 73′ rigore di De Giorgio per il contatto Altobelli-Giraudo, 85′ Giacomelli) dell’esercizio provvisorio by Nereo De Bortoli, in cui resistono dietro promessa di corresponsione di arretrati anche il difensore Luca Milesi e l’interno sinistro Isnik Alimi: l’albanese di Macedonia prende pure la base del palo al 34′ e gioca con tale foga da rimediare il giallo al 77′ per una rudezza su Varas. Turno di riposo per il Padova capolista di Davide Merelli ed Eyob Zambataro, mentre l’inseguitrice Renate (33) cade tra le polemiche (53′ Ravasio sulla verticale di Giorgione – rosso per proteste nell’extra time – per Montella con Di Gregorio contuso in uscita, 62′ Sbaffo) nel posticipo del lunedì nella tana dell’AlbinoLeffe: Antonio Palma ci mette un assist all’ingrato Gomez una girata mancina a lato prima di lasciare a De Luca (57′), Gabriel Lunetta rimedia il secondo giallo al 43′ quando il fallo su Ravasio era del compagno Di Gennaro. Nell’A, sfortunato anticipo del venerdì per Tommaso Tentoni (giallo al 43′ su Vandeputte) nella Carrarese (28, comunque in odore di post season) battuta in casa dalla Viterbese (34′ Baldassin): l’esterno di Misano Adriatico deve far fronte al ko di Possenti al 5′ spostandosi a sinistra con l’ingresso di Agyei e sfiora il pari al 64′ a giro sull’invito di Tavano. Il pari ruolo Christian Mora resta a guardare in Piacenza-Olbia risolta dalla punizione di Taugourdeau all’ora di gioco, così come l’interno Roberto Ranieri e il difensore Michele Messina rispettivamente nell’Alessandria (27 con l’Arezzo, 1-0 grazie a Fischnaller al 78′ in mischia sulla punizione dalla destra di Gonzalez) e nel Pro Piacenza (21), che domenica pomeriggio ha altresì schierato titolari Janis Cavagna (pennellata da destra al 35′ sprecata da Mastroianni in gioco aereo; rimpiazzato a nove dal novantesimo da Musetti) e Nicholas La Vigna nel quadrilatero a rombo del centrocampo.

In orbita playoff resistono la Pistoiese (29) dello zero minuti Alessandro Eleuteri, battendo l’Arezzo col cabezazo al 26′ di Regoli, e la Giana (32) del portierino Roberto Taliento, costretto a cedere il posto a Pablo Sanchez dopo nove turni di fila: la doppietta di Bruno (27′ e 43′, dagli 11 metri per mani di Frare) e Iovine (32′) sigillano la pratica, Pinzauti (79′) sventola la bandiera del Pontedera. Turno di sosta per il fanalino di coda Gavorrano dell’estremo Stefano Mazzini. Nel girone B della serie D (quarta di ritorno, una avanti rispetto ai Pro del terzo campionato nazionale), infine, il Ciliverghe del mistero in guanti Lorenzo Pizzamiglio si fa raggiungere a 29 punti nella fascia tranquilla della classifica dal Caravaggio e dal Crema. I bergamaschi dei cambi in corsa Giorgio Pagliari (al 66′ per Comelli, da 3-4-2-1 a 3-5-2) e Luca Tomas (per Crotti, assistman del matchball, al 79′) hanno la meglio nello scontro diretto contro i bresciani (61′ Mangili); i nerobianchi del terzino sinistro Tommaso Ogliari battono 3-1 nel finale il Calcio Romanese (77′ Porcino, 83′ Pagano, 90′ Guariniello che in capo a tre minuti sbaglia il pari calciando alto solo davanti a Marenco, 94′ Capuano) relegato a 10 giù nei bassifondi. A più 4 il Dro di Luca Stroppa, comunque messo malissimo: il terzino non evita l’incornata al 6′ di Ruffini da tiro dalla bandierina che consegna la seconda piazza agli ospiti condannando i gardesani alla terza battuta d’arresto consecutiva dopo la ripresa invernale.

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