Le Olimpiadi invernali sono ormai alle porte e fra le bergamasche presenti ci sarà anche Nicole Della Monica, 28enne di Albano Sant’Alessandro che proverà a tornare a casa con una medaglia. “Ho iniziato a pattinare per caso, avevo papà che andava per divertimento e un giorno mi portò con sé. Li conobbi la mia allenatrice e iniziai la mia carriera, a 7 anni, mentre l’anno successivo feci le prime esibizioni e poi…”
E poi è arrivato tutto quel che è arrivato.
“Sì, da singola ho conquistato qualche medaglia, poi ho intrapreso il percorso di coppia, prima con Yannick Kocon e poi con Matteo Guarise. Ho già fatto due Olimpiadi e ora mi appresto a partecipare alla terza: abbiamo una gara a squadre in cui proveremo a conquistare il bronzo, mentre in quella di coppia cercheremo di raggiungere 200 punti ed entrare nella top ten di categoria”.
Lei è bergamasca doc. E l’Atalanta?
“Non sono una grande sfegatata di calcio in generale, ma da buona bergamasca seguo l’Atalanta. Quando avevo circa 15 anni sono stata allo stadio a vedere qualche partita con un’amica che invece era molto appassionata. E’ uno sport diverso rispetto al nostro ed è stato interessante vederlo anche sotto questa faccia”.
E in famiglia?
“Mio fratello maggiore non se ne perde neanche una e cercava di trascinarmi in quel mondo. Quindi mi è capitato di vedere l’Atalanta anche in televisione, con lui o con i miei amici che sono molto appassionati. E devo dire che quando guardo le partire con loro, percepisco l’entusiasmo e mi faccio trascinare”.
Grazie alla sua attività lei è in giro per il mondo. Come è vista l’Atalanta?
“Capita che negli ultimi periodi si parli un po’ di più o la si senta nominare qualche volta in più. Io sono spesso in Russia, un Paese in cui il calcio è in espansione. Frequentemente si parla sempre delle squadre storiche, ma soprattutto recentemente si sente anche il nome dell’Atalanta”.
Chi è il giocatore dell’Atalanta che, per qualche motivo, conosce meglio?
“Conoscere è eccessivo, però non posso non sapere chi è Papu Gomez. Spesso è accostata la sua immagine a quella dell’Atalanta. In passato sono stata a contatto con altri sportivi, ma calciatori mai. Mi piacerebbe confrontarmi anche con qualcuno di loro. Poi conosco Eligio Nicolini in quanto c’è un’amicizia fra famiglie”.
Beh, se riuscisse a tornare con una medaglia al collo e le proponessero un giro all’interno dello stadio…
“Non potrei dire di no. Sarebbe un’esperienza bellissima perché c’è un legame fra Bergamo e tutti gli sportivi bergamaschi”.