Tra un ’93 uruguaiano e un ’95 uscito dai vivai del Belpaese, la scelta riguarda più le strategie societarie che non i due interessati. Gian Piero Gasperini s’è pubblicamente lamentato che all’Atalanta la politica dei “3-4 big e dentro i giovani di casa nostra” non viene più perseguita. Ma nel caso dell’erede di Leonardo Spinazzola a sinistra quando l’umbro se ne sarà tornato alla base juventina, la volontà del responsabile dell’area tecnica Giovanni Sartori, che fa il mercato senza che possa metterci becco anima viva, potrebbe coincidere con quella del mister.
Il ballottaggio, insomma, è tra Diego Laxalt, tranquillamente definibile come pupillo del Gasp che l’ha avuto ai suoi ordini nel Genoa (scadenza prolungata al 2022 nello scorso dicembre), e Federico Mattiello, pari ruolo destripede – come Spina – attualmente in prestito alla Spal e legato contrattualmente ai bianconeri fino al giugno 2019. Nonostante il tira e molla estivo proprio per il rientro anticipato dal parcheggio biennale del numero 37 nerazzurro, i rapporti tra i due club sono più che buoni, stante anche la questione legata a Riccardo Orsolini, a Bergamo con la stessa formula.
Mattiello, fino ai 10 anni nel Valdottavo, squadretta dell’omonima frazione di Borgo a Mozzano nella Lucchesia (luogo di origine dell’esterno atalantino Nicolò Fazzi, prestato al Cesena), ha continuato la trafila tra Lucchese e Juve dove ha vinto Coppa Italia e Supercoppa Primavera. Il 9 novembre 2014 l’esordio in prima squadra nel 7-0 al Parma, quindi il prestito al Chievo dal 2 febbraio 2015 e la frattura di tibia e perone nello scontro con il romanista Nainggolan l’8 marzo successivo, il rientro a ottobre con lo stesso incidente in allenamento e dalla scorsa estate la neopromossa ferrarese.
Forse qui nessuno ha capito che il Gasp preferisce gli italiani e giovani. Duri ehhh!
Che paragone…..uno affermato l altro una promessa ….laxalt tutta la vita
Laxalt!! Adesso i soldi ce li abbiamo!..
Gosens va bene
Laxalt, è da quest’estate che deve arrivare!!!!