Rompighiaccio da palla inattiva, bis della prossima plusvalenza, tris nell’ennesimo caso da moviola dell’apericena del sabato. È la cronaca minima del trionfo dell’Atalanta nella tana del Sassuolo che ha visto Cristante sugli scudi (capocannoniere con 10 gol, 7 più 3 in Europa League dove ne ha segnato uno in più dello sloveno) e Ilicic-Toloi-Masiello poco al di sotto degli standard del friulano.

Gollini 6: il legno del possibile 1-1 di Politano in avvio di ripresa basta e avanza a renderlo un disoccupato felice. Poi però piove il lavoro duro dal nulla su quel tacco di Matri.

Toloi 7: la chiusura in diagonale all’ora di gioco per spezzare l’asse Politano-Berardi vale da sola il prezzo del biglietto e un sostanziale aumento della quotazione di mercato. Dà il via al terzo.

Palomino 6: si perde la torre di Falcinelli sul primo corner contro e poco altro, anche se come perno gli fa difetto l’autorevolezza alla Caldara.

Masiello 7: il terzo gol stagionale (c’è anche il rompighiaccio all’Everton, remember?) è una sorta di fotocopia del 2-1 a Marassi col Genoa in occasione della prima trasferta vinta in campionato, anche se qui Consigli ha colpe inenarrabili. Dietro non si distrae praticamente mai.

Castagne 6,5: volitivo ma non troppo, al rientro dal tunnel ha il freno a mano un po’ tirato. L’assist della rete della sicurezza, nondimeno, è suo. Elemento dinamico ed essenziale.

de Roon 6,5: in mediana è quello deputato a mostrare la faccia cattiva e non lo nasconde. Tignosissimo, e nella ripresa insieme a Ilicic, Petagna e Cristante aveva anche confezionato il gol della sicurezza. Ma il Var ci vede bene.

Freuler 6,5: solita energia bifase con scucchiaiate estemporanee in area. Su Missiroli rischia di brutto, per fortuna per una volta il silent check dà ragione ai nerazzurri. Un paio di palle perse in mezzo ed ecco il tris. L’on field review (…), coi due tipetti a bordo campo a sollecitare Valeri, glielo dà buono.

Gosens 6: si preoccupa di tenere la posizione in trincea uscendone di tanto in tanto. Se raddrizzasse il piede non sarebbe male, vedi disimpegni sparati oltre la linea laterale (28′ st Hateboer 6: senza infamia né lode).

Cristante 7,5: start di sponda per l’ingrato vichingo, poi come sempre copre sul play nemico e si butta negli spazi. Straordinarie la lettura, l’apertura e la finalizzazione sul sigillo alla pratica (45′ st Mancini sv).

Ilicic 7: fa l’elastico fra la trequarti e lo spot di seconda punta alla Gomez, provandoci al 21′ senza successo. Sul vantaggio chiama il fallo di Magnanelli e la pennella di giustezza. Peccato per il raddoppio sventato da Lirola in avvio di ripresa e la stoccata rintuzzatagli da Consigli a metà del guado, ma si rifà sul 2-0 buono.

Cornelius 5,5: il centravanti negli schemi del Gasp punta il vertice destro, quindi le sportellate con Peluso sono inevitabili. Di piede la sbaglia lui di brutto, di testa trova l’ex a fare diga. Generoso e sconclusionato (15′ st Petagna 6: le strigliate a mezzo stampa del Gasp lo galvanizzano tanto che sul 2-0 annullato ci mette sponda per de Roon e assist per Cristante. È offside, ma non certo svogliato come a Roma. E stavolta entra quando i palloni utili sono in esaurimento).

Gasperini 7: il turnover in vista della semifinale di Coppa Italia con la Juve di martedì gli impone sei cambi su undici al lordo degli infortunati Spinazzola (a casa) e Gomez. Tiene Ilicic al riparo dalle mischie in aerea e la manovra respira aria a pieni polmoni.