“Ventisei giocatori è una rosa troppo ampia, non mi piace questo sistema di gioco”. Eppure, dopo più di un anno che il Gasp ribadisce questa frase sulla panchina dell’Atalanta, ne sono passati di titolari sotto i ponti: dagli ex panchinari cadetti Petagna, Gagliardini, Caldara, Conti, fino alle seconde linee dei giorni nostri.
La Dea nerazzurra ha all’attivo molti più titolari di quanti il campo possa contenere, ma considerando i tre impegni alle porte, è a cavallo. E non parliamo solo di titolari in grado di sostituire i big a riposo o infortunati, ma parliamo di titolari che aggiungono qualità all’Atalanta e fanno sentire a stento la mancanza delle prime linee.
Ieri ne abbiamo avuto l’esempio: con Gollini tra i pali, Palomino in difesa, Gosens, de Roon, Castagne a centrocampo e Cornelius in attacco, la Dea conta diciassette titolari che possono schiacciare con facilità ogni avversario.
Quale altra squadra ha la stessa fortuna a disposizione per ogni partita? Saranno gli allenamenti duri, sarà la motivazione a dare il massimo, ma Gasperini ha tirato fuori dal cilindro una possibilità di scelta che gli consente un ricambio importante, specie in questo mese ricco dei match della svolta.
Diciassette non è un numero sfortunato, ma un meccanismo che gira a meraviglia. Tra l’Italia e l’Europa.
A presto sarà lui a scegliere