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Nerazzurri in prestito, la C – Esulta il Padova dei due panchinari

In terza serie giocano in pochi, ne vincono ancor meno ed esultano i due che guardano tutti dall’alto in basso pur senza quasi allacciare le scarpe. Prenderne tre e navigare comunque a vista in zona playoff è invece il destino, nel weekend lungo della serie C aperto dall’anticipo “atalantino” del girone C venerdì sera al “Provinciale” di Erice, della Juve Stabia (29) del terzino destro Valerio Nava e del mastino Alex Redolfi (Luca Zanotti, dove sei?), appesantito dal giallo al 19′ per un contrasto diretto a metà campo con Corapi del Trapani. Smaltita la botta dello svantaggio con Bachini all’11’ da azione dalla bandierina, la terza forza del campionato punge le Vespe con Scarsella (14′), Evacuo (75′, nel sette dopo aver ricevuto da Steffè) e Murano al 94′ sul filo del fuorigioco. Un punticino più sopra, il Monopoli dell’esordiente in panchina Alessandro Eleuteri, esterno fresco di arrivo dalla Pistoiese: 1-1 casalingo nel dopopranzo domenicale con la Sicula Leonzio, Sarao (41′) di testa risponde al tap-in di Marano (36′) su tiro di Bollino.

Il resto del programma festivo del raggruppamento meridionale prevedeva anche le gare a merenda (16.30), tra cui quella vittoriosa di misura del Catanzaro (cabezazo di Infantino al 33′ su cross di Onescu) delle riserve fisse Stefano Cason (stopper) e Modou Badjie (mezzala sinistra) ai danni del Bisceglie: i giallorossi dell’ex bomber Dionigi salgono a 28 a un passo dal sogno della post season. Resta a guardare anche Simone Mazzocchi nel Siracusa che si conferma quarto (35) stendendo al “De Simone” il Racing Fondi (Liotti 41′, Parisi di testa 45’+1′, Catania 70′). La combinazione portiere-difensore centrale non vede il campo, sotto forma della coppia Alessandro Turrin-Riccardo Gatti, nemmeno nella Reggina (25, zona salvezza diretta) che impatta nel Sunday Night a Matera (avanti con Dugandzic al 39′) grazie a Sparacello, a segno al 67′ sulla respinta di Golubovic sulla stoccata di Hadziosmanovic e sostituito a otto dal novantesimo da un Tiziano Tulissi ancora a secco in stagione. Nel posticipo del lunedì, invece, l’ex Akragas Giacomo Parigi esordisce al 62′ come riserva di Madonia accanto a Lugo Martinez nella sua nuova avventura nella Virtus Francavilla (30) sul campo del Catania secondo, cui basta il colpo di frusta di Tedeschi al 2′ imbeccato dalla punizione di Lodi.

Risalendo al girone B, del turno di riposo del Renate (inseguitore del Padova a quota 33) di Antonio Palma e Gabriel Lunetta approfittano per l’aggancio sia la Samb che la FeralpiSalò dell’eterna riserva Stefano Marchetti: il poderoso centrale di Bellusco può solo assistere all’1-1 dei suoi il pomeriggio del 27 a Fano con Voltan (32′, all’incrocio) e Fioretti (47′, sul quadrilatero con Filippini, Fautario e Germinale) a firmare il botta e risposta. Fuori dai convocati, dopo il trasferimento ufficializzato il 25 gennaio, il guantato ex Gavorrano (2 presenze in Maremma, 1 gol dal Prato in coppa e 4 dall’Arzachena) Stefano Mazzini nel Pordenone (27) che al bassanese Diop (30′) risponde con la spizzata di tempia di Formiconi (34′) inseritosi sul calcio franco di Burrai al “Bottecchia”. In scia il Mestre del minutaggio zero Andrea Boffelli, pur battuto nella tana amica del “Mecchia” di Portogruaro dall’incornata di Manè al 54′ che fa volare la Fermana a 26 a braccetto con la Triestina di Mirco Miori, tradito all’86’ dall’incredibile svirgolata di Bajic a Bolzano: autogollonzo che vanifica il pari su rigore al 69′ di Bracaletti (ostruzione di Tait su Mensah) dopo la zampata sul primo palo al 49′ di Costantino, cui il non infallibile portierone nega il bis nove giri di cronometro più tardi.

Nella straZingonia dei parcheggiati fra il Vicenza in amministrazione controllata e i biancoscudati primi della classe, prevalgono questi ultimi (Davide Merelli ed Eyob Zambataro sempre incollati al sedile), scollinati al “Menti” oltre i 40 grazie alla zampata di Guidone all’80’ riprendendo la parata corta di Valentini sulla bordata dai 30 metri di Sarno. Impotenti tra i berici Luca Milesi, che aveva già sventato un regalo del suo estremo al match winner al 54′ salvo togliergli le castagne dal fuoco, e Isnik Alimi, un paio di conati dalla lunga nella prima frazione e giallo al 63′ (diffida) per un tackle su Pulzetti. Nel girone A il Piacenza di Christian Mora (13 minuti più extra time al posto di Di Cecco nel recupero casalingo perso 2-1 mercoledì 24 col Siena) sbanca Arezzo a dispetto dell’ingenuità del cambio del terzino di Levate (ammonito al 57′ per trattenuta su Benucci e uscito al 66′), il titolare la volta precedente, che causa su Sabatini il penalty di Moscardelli al 73′ dopo le reti corsare di Corazza dagli 11 metri (contrastato da Luciani) al 4′ e Corradi al 36′. Emiliani a 29 alle soglie dei quartieri alti per giocarsi la B, pari graduatoria della Carrarese di un Tommaso Tentoni dirottato a sinistra nell’1-1 di Olbia raggiunto a volo d’angelo dall’ex canterano di Zingonia Cais al quinto di recupero in risposta al tiro dal dischetto di Ragatzu (contatto Cardoselli-Murgia) al 25′.

Una lunghezza più su l’Alessandria col vento in poppa di Marcolini, capace di espugnare la capolista Livorno allungando a sei la serie di bottini pieni di fila sulle ali del lampo dopo 9 secondi di Gonzalez su invito di Marconi in un trionfo molto atalantino, benché ormai il metronomo Roberto Ranieri sia abbonato a un posto con le terga accomodate. Un tris ulteriore e troviamo la sempre splendida Giana di un Roberto Taliento rientrato stabilmente nei ranghi dietro il guardiano dei pali Sanchez, beffata a Cuneo dal rimorchio di Dell’Agnello al 91′ dopo il vantaggio di Iovine al 64′ su palla dentro di Valerio Foglio, un altro che al Centro Sportivo Bortolotti c’e cresciuto prima di farsi un nome nell’AlbinoLeffe.

Solo la classifica avulsa col Pontedera (24), infine, separa dal cuscinetto della permanenza diretta il Pro Piacenza, che supera al “Garilli” la Pistoiese con la massima punizione di Alessandro al 61′ ottenuta da Mastroianni (fallo di Zaccagno) e schiera Nicolas La Vigna interno sinistro bifase (ottimo lo spunto per Musetti al decimo del secondo tempo) tenendo fuori Michele Messina e Janis Cavagna. Solita chiosa col girone B della serie D, dove il Dro del titolare ritrovato (basso a destra) Luca Stroppa sbanca Romano di Lombardia grazie anche al prodotto nerazzurro Simone Pilenga che insacca sotto la traversa su una traiettoria dalla bandierina (69′; vantaggio di Mauceri al 18′, pari temporaneo del fanalino di coda by Franzoni al 57′, legno di Guariniello sessanta secondi dopo). Trentini a 17, meno 1 dai playout, ovvero dalla Grumellese cha ha rispedito bruscamente nella tana (7′ Lini, 55′ D’Adamo, su errori difensivi da fermo, angolo e piazzato) il Crema (29) di Tommaso Ogliari, mentre il colpaccio della quinta di ritorno (più 1 sulla C) è del Caravaggio (33) dei riservisti Giorgio Pagliari e Luca Tomas che vince a Darfo con l’acuto di Ghidini (svettando sulla palla inattiva da sinistra di Crotti) a 5 più recupero dal gong. Ko interno del Ciliverghe Mazzano (77′ De Angelis) – appaiato ai nerobianchi Cremini – del fantasma coi guanti Lorenzo Pizzamiglio col Lumezzane (33′ Tettamanti, 68′ Rachele).

 

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