Intervista a tutto campo a Pierluigi Gollini oggi su La Gazzetta dello Sport.
Si parla di Atalanta, ma anche della sua passione per l’Nba, dell’incontro con la fidanzata Giulia Provvedi cantante de “Le Donatella” e di musica e di moda, due ambiti in cui è impegnato e a cui si dedica nel tempo extra calcistico: “Il calcio è la mia vita – risponde parlando della musica -, ma non nascondo di voler far uscire qualcosa di mio, a fine stagione ci penserò”.
Riguardo il suo ruolo di portiere nerazzurro, il bilancio dopo un anno: “Sono contento anche se avrei sperato di giocare di più. Ma no me la prendo, il carattere mi aiuta”. Giocare in campionato o coppa non fa differenza: “Mi andrebbe bene qualsiasi cosa”.
Parla anche della differenza tra calcio italiano e quello inglese, considerando la sua esperienza nel Manchester United, nella formazione giovanile (“Le regole erano quasi militari“), e poi tra i pali dell’Aston Villa: “E’ economica, nelle strutture e, in parte, di mentalità e nella “paura” di schierare i giovani, ma in campo no. A me piace molto di più giocare a calcio qui che in Inghilterra”.
I giocatori più forti con cui ha giocato sono “Scholes e Pogba” e di Gomez dice: “Fa la differenza. Ha fatto una scelta di vita, ma avrebbe tutto per giocare in un top club”.