Senza Ricci e Stoian dall’inizio l’attacco è più fisico, senza Martella e con Pavlovic la difesa è più leggera e perde un’arma tattica. Ma nell’incrocio tra salvezza ed Europa League all’ora dell’aperitivo, secondo la consueta analisi dell’avversario di Mario Sconcerti sulle pagine di Bergamo del Corriere della Sera, non saranno questi i reparti determinanti.

Perché la squadra che dalle mani di Davide Nicola a quelle di Walter Zenga è diventata più arrembante imparando a osare, pur perdendo le linee in velocità contro formazioni ordinate, ha la sua vera forza nel centrocampo a tre per le caratteristiche complementari dei suoi componenti.

Il Crotone che attende l’Atalanta va azzannato in mezzo. Dove Rolando Mandragora è un mediano di forza e qualità, il futuro juventino nel ruolo, Andrea Barberis è quello che fa girare il pallone e Ahmad Benali – arrivato da Pescara nella finestra invernale del calciomercato – il talento dal gioco verticale che resta più vicino alle punte.